Dopo un’analisi generale delle tipologie di rischio presenti nei contesti urbani, il contributo mira ad interrogarsi sul ruolo che la pianificazione urbanistica può ricoprire per incrementare la sicurezza dei territori fragili. Un’analisi del quadro normativo attuale mostra alcune carenze importanti nella definizione del legame tra pianificazione ordinaria e pianificazione di emergenza. In particolare, si ritiene utile favorire discussioni e dibattiti in merito, al fine di chiarire e approfondire il ruolo dei piani di Protezione Civile all’interno del contesto urbanistico-territoriale. In riferimento a ciò, la ricerca propone una nuova metodologia atta ad individuare all’interno dei territori comunali le infrastrutture viarie più sicure da percorrere in caso di evento calamitoso: tale approccio, se opportunamente inglobato all’interno dei piani di emergenza, potrebbe essere un primo anello di congiunzione tra le componenti “non strutturali” tipiche dei piani operativi di gestione dei soccorsi e quelle “strutturali” caratterizzanti i piani territoriali.
La pianificazione attuativa per territori fragili: dall'analisi del rischio a nuove modalità operative
Francini M.;Gaudio S.;Palermo A.;Viapiana M. F.
2020-01-01
Abstract
Dopo un’analisi generale delle tipologie di rischio presenti nei contesti urbani, il contributo mira ad interrogarsi sul ruolo che la pianificazione urbanistica può ricoprire per incrementare la sicurezza dei territori fragili. Un’analisi del quadro normativo attuale mostra alcune carenze importanti nella definizione del legame tra pianificazione ordinaria e pianificazione di emergenza. In particolare, si ritiene utile favorire discussioni e dibattiti in merito, al fine di chiarire e approfondire il ruolo dei piani di Protezione Civile all’interno del contesto urbanistico-territoriale. In riferimento a ciò, la ricerca propone una nuova metodologia atta ad individuare all’interno dei territori comunali le infrastrutture viarie più sicure da percorrere in caso di evento calamitoso: tale approccio, se opportunamente inglobato all’interno dei piani di emergenza, potrebbe essere un primo anello di congiunzione tra le componenti “non strutturali” tipiche dei piani operativi di gestione dei soccorsi e quelle “strutturali” caratterizzanti i piani territoriali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.