Partendo dalla previsione che nel prossimo decennio oltre i due terzi della popolazione mondiale vivrà in contesti urbani, le città e le aree urbane assumono oggi un ruolo fondamentale per il rilancio sostenibile dei territori. Esse impongono, difatti, un ripensamento integrato, intelligente ed ecologicamente orientato delle azioni e delle strategie utili a favorirne uno sviluppo più equilibrato, nonché il raggiungimento entro il 2030 degli ambiziosi obiettivi definiti dall’Agenda ONU. È in questo contesto che si inserisce l’importanza per il decisore pubblico di poter disporre di strumenti capaci di valutare la sostenibilità degli interventi da realizzare in contesti urbani. A tal fine, negli ultimi anni, tra gli strumenti a disposizione delle pubbliche amministrazioni si sono affermati i cosiddetti sistemi di certificazione ambientale a scala urbana (BREEAM Communities, CASBE for Urban Development DGNB NS, LEED-ND) i quali, considerando le città come somma delle sue singole componenti (edifici e quartieri), sono in grado di dare maggiore garanzia circa l’impatto ambientale degli interventi nei confronti del territorio e della salute dell’uomo. Partendo da un’analisi comparativa delle modalità di approccio di tali strumenti alla valutazione degli aspetti legati alla tematica relativa al “land use”, il presente lavoro intende valutare i punti di forza e di criticità di ciascuno di essi al fine di definire quale si possa meglio adattare al contesto calabrese, caratterizzato da un sistema di medie e piccole città.
I sistemi di certificazione a scala urbana quali strumenti per la pianificazione urbana sostenibile
Francini M.;Palermo A.;Viapiana M. F.
2020-01-01
Abstract
Partendo dalla previsione che nel prossimo decennio oltre i due terzi della popolazione mondiale vivrà in contesti urbani, le città e le aree urbane assumono oggi un ruolo fondamentale per il rilancio sostenibile dei territori. Esse impongono, difatti, un ripensamento integrato, intelligente ed ecologicamente orientato delle azioni e delle strategie utili a favorirne uno sviluppo più equilibrato, nonché il raggiungimento entro il 2030 degli ambiziosi obiettivi definiti dall’Agenda ONU. È in questo contesto che si inserisce l’importanza per il decisore pubblico di poter disporre di strumenti capaci di valutare la sostenibilità degli interventi da realizzare in contesti urbani. A tal fine, negli ultimi anni, tra gli strumenti a disposizione delle pubbliche amministrazioni si sono affermati i cosiddetti sistemi di certificazione ambientale a scala urbana (BREEAM Communities, CASBE for Urban Development DGNB NS, LEED-ND) i quali, considerando le città come somma delle sue singole componenti (edifici e quartieri), sono in grado di dare maggiore garanzia circa l’impatto ambientale degli interventi nei confronti del territorio e della salute dell’uomo. Partendo da un’analisi comparativa delle modalità di approccio di tali strumenti alla valutazione degli aspetti legati alla tematica relativa al “land use”, il presente lavoro intende valutare i punti di forza e di criticità di ciascuno di essi al fine di definire quale si possa meglio adattare al contesto calabrese, caratterizzato da un sistema di medie e piccole città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.