Il “sole” dei diritti in ambito penitenziario ha visto l’alba in Italia con la Riforma del 1975, anche se ancora non interamente applicata. Il saggio, attraverso il recente fenomeno dei Poli Universitari Penitenziari, traccia le peculiari caratteristiche trasformative dei luoghi e delle persone (carceri e detenuti) grazie a un’altra e “alta” istituzione che entra in carcere per erogare in modo stabile, strutturato e continuativo attività didattica, creando così salde aperture all’esterno. Gli stessi alti dirigenti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria con l’emanazione di circolari e accordi sono stati impegnati negli anni di consolidamento della Cnupp, ad alimentare processi di apertura del carcere alla società esterna, stimolando le direzioni periferiche a stipulare alleanze con il mondo della cultura, del lavoro e degli enti locali territoriali, per dare attuazione a quanto previsto dalla legge penitenziaria. Durante la pandemia Covid-19, invece, con circolare DAP del 12 marzo 2020 si è reso possibile effettuare esami universitari solo con le modalità a distanza, riportando così il carcere ad estreme condizioni di isolamento che hanno prodotto come conseguenza rivolte, trasferimenti e morti, a seguito delle svariate forme di reazione collettiva emerse in luoghi già troppo strutturalmente chiusi. Ritorsioni e rivendicazioni tra figure apicali del MinGiustizia, magistratura e Dap per il differimento pena ai domiciliari per i detenuti malati e segnatamente per i pestaggi nelle carceri di S. Vittore-Milano, Modena, S.M.C. Vetere rendono gravemente evidenti, in una situazione emergenziale, i tanti problemi della giustizia italiana.
Inazioni, rivolte e provocazioni dalle cittadelle penitenziarie
Franca Garreffa
2020-01-01
Abstract
Il “sole” dei diritti in ambito penitenziario ha visto l’alba in Italia con la Riforma del 1975, anche se ancora non interamente applicata. Il saggio, attraverso il recente fenomeno dei Poli Universitari Penitenziari, traccia le peculiari caratteristiche trasformative dei luoghi e delle persone (carceri e detenuti) grazie a un’altra e “alta” istituzione che entra in carcere per erogare in modo stabile, strutturato e continuativo attività didattica, creando così salde aperture all’esterno. Gli stessi alti dirigenti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria con l’emanazione di circolari e accordi sono stati impegnati negli anni di consolidamento della Cnupp, ad alimentare processi di apertura del carcere alla società esterna, stimolando le direzioni periferiche a stipulare alleanze con il mondo della cultura, del lavoro e degli enti locali territoriali, per dare attuazione a quanto previsto dalla legge penitenziaria. Durante la pandemia Covid-19, invece, con circolare DAP del 12 marzo 2020 si è reso possibile effettuare esami universitari solo con le modalità a distanza, riportando così il carcere ad estreme condizioni di isolamento che hanno prodotto come conseguenza rivolte, trasferimenti e morti, a seguito delle svariate forme di reazione collettiva emerse in luoghi già troppo strutturalmente chiusi. Ritorsioni e rivendicazioni tra figure apicali del MinGiustizia, magistratura e Dap per il differimento pena ai domiciliari per i detenuti malati e segnatamente per i pestaggi nelle carceri di S. Vittore-Milano, Modena, S.M.C. Vetere rendono gravemente evidenti, in una situazione emergenziale, i tanti problemi della giustizia italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.