Una rete di approdi costieri intervalla la costa tirrenica calabrese, tra cui il porto di Pizzo, che assomma su di sé le funzioni di caricatoio, scalo di servizio, piazza intermedia sul più ampio circuito meridionale dell'olio. Durante il periodo delle guerre napoleoniche lo spazio dei mercanti non cessa di articolarsi, caratterizzando questa località come luogo di società marinare di negozio e di pesca in una ripetuta e trasversale cooperazione tra diversi ceti sociali, da quello dei marinai e felucari, ai pescatori e tonnaroti, ai ricchi proprietari nobili della provincia che investono il capitale. La funzione di porto militare assomma le necessità dello Stato napoleonico intercettando la collaborazione dei locali "padroni". Il carattere effimero di queste intraprese marinare e degli strumenti a loro disposizione si stempera dunque nella lunga durata, nella capacità degli attori locali di intercettare le opportunità dei tempi e le congiunture internazionali rinnovando ogni volta le società di mare e distribuendo rischi e guadagni entro una solida etica comunitaria.

Lo spazio dei mercanti. Il porto di Pizzo nel Tirreno in guerra (1792-1815)

Francesco Campennì
2018-01-01

Abstract

Una rete di approdi costieri intervalla la costa tirrenica calabrese, tra cui il porto di Pizzo, che assomma su di sé le funzioni di caricatoio, scalo di servizio, piazza intermedia sul più ampio circuito meridionale dell'olio. Durante il periodo delle guerre napoleoniche lo spazio dei mercanti non cessa di articolarsi, caratterizzando questa località come luogo di società marinare di negozio e di pesca in una ripetuta e trasversale cooperazione tra diversi ceti sociali, da quello dei marinai e felucari, ai pescatori e tonnaroti, ai ricchi proprietari nobili della provincia che investono il capitale. La funzione di porto militare assomma le necessità dello Stato napoleonico intercettando la collaborazione dei locali "padroni". Il carattere effimero di queste intraprese marinare e degli strumenti a loro disposizione si stempera dunque nella lunga durata, nella capacità degli attori locali di intercettare le opportunità dei tempi e le congiunture internazionali rinnovando ogni volta le società di mare e distribuendo rischi e guadagni entro una solida etica comunitaria.
2018
978-88-8044-081-9
Mercanti, pescatori, guerra, società marinare, morale mercantile
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/319857
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