Il 15 febbraio 1933, a Miami, Giuseppe Zangara tenta di uccidere il neo eletto presidente degli Stati Uniti d’America Franklin Delano Roosevelt, che sfugge alla morte per puro caso. Zangara, allora trentatreenne, era nato in un piccolo paese della Calabria dal quale era emigrato dieci anni prima in cerca di fortuna. Dichiara di avere voluto uccidere Roosevelt, capo della nazione più potente del mondo e simbolo del sistema capitalistico, per vendicare tutti i poveri del mondo e dare il via a un processo che portasse a una nuova società di uomini liberi e uguali. Se fosse riuscito nel suo tentativo, l’America e il mondo avrebbero conosciuto una storia diversa. La vicenda del fallito attentato e i possibili esiti dell’assassinio di FDR sono stati raccontati e rielaborati da scrittori e registi che ne hanno tenuto viva la memoria.
Giuseppe Zangara e l'attentato a Roosevelt
MASSARA, Katia
2021-01-01
Abstract
Il 15 febbraio 1933, a Miami, Giuseppe Zangara tenta di uccidere il neo eletto presidente degli Stati Uniti d’America Franklin Delano Roosevelt, che sfugge alla morte per puro caso. Zangara, allora trentatreenne, era nato in un piccolo paese della Calabria dal quale era emigrato dieci anni prima in cerca di fortuna. Dichiara di avere voluto uccidere Roosevelt, capo della nazione più potente del mondo e simbolo del sistema capitalistico, per vendicare tutti i poveri del mondo e dare il via a un processo che portasse a una nuova società di uomini liberi e uguali. Se fosse riuscito nel suo tentativo, l’America e il mondo avrebbero conosciuto una storia diversa. La vicenda del fallito attentato e i possibili esiti dell’assassinio di FDR sono stati raccontati e rielaborati da scrittori e registi che ne hanno tenuto viva la memoria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.