il saggio riattraversa alcuni dei film di Pasolini, in particolare "Salò" - nonché alcune delle riflessioni teoriche sul cinema dell'autore italiano, al fine di evidenziare la particolar poetica dello spazio che caratterizza la sperimentazione formale dell'ultimo film del regista. Il saggio mette in evidenza l'ossessione geometrica che caratterizza "Salò" per interpretare l'uso dello spazio come forma al tempo stesso estetica e politica. la simmetria, la composizione dei corpi nello spazio all'interno della casa in cui si svolge il film, diventano la forma attraverso cui l'immagien del fascismo è l'immagine dell'immobilità, morale e fisica dei corpi assoggettati.

L’inquiétude de l’immobilité. La fausse dialectique du fascisme chez Pasolini

D. DOTTORINI
2021-01-01

Abstract

il saggio riattraversa alcuni dei film di Pasolini, in particolare "Salò" - nonché alcune delle riflessioni teoriche sul cinema dell'autore italiano, al fine di evidenziare la particolar poetica dello spazio che caratterizza la sperimentazione formale dell'ultimo film del regista. Il saggio mette in evidenza l'ossessione geometrica che caratterizza "Salò" per interpretare l'uso dello spazio come forma al tempo stesso estetica e politica. la simmetria, la composizione dei corpi nello spazio all'interno della casa in cui si svolge il film, diventano la forma attraverso cui l'immagien del fascismo è l'immagine dell'immobilità, morale e fisica dei corpi assoggettati.
2021
9782753582736
Pasolini, Cinema, Fascismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/325068
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