Nel 2011 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza ha affidato a un team di ricercatori dell’Università della Calabria il compito di analizzare un nutrito lotto di reperti archeologici sequestrati in provincia di Foggia dai Carabinieri del Nucleo T.P.C. di Cosenza per stabilirne l’autenticità, determinare le cronologie e individuare la loro possibile area di produzione e diffusione. Il gruppo di manufatti sequestrato è composto da numerosi reperti ceramici in buono stato di conservazione e sono per lo più riconducibili a diverse classi di produzione inquadrabili cronologicamente tra il periodo arcaico e l’età ellenistica
Patrimonio recuperato e falsi archeologici tra forma, iconografia e materia in un sequestro operato dai Carabinieri del Nucleo TPC di Cosenza
Armando Taliano Grasso
2022-01-01
Abstract
Nel 2011 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza ha affidato a un team di ricercatori dell’Università della Calabria il compito di analizzare un nutrito lotto di reperti archeologici sequestrati in provincia di Foggia dai Carabinieri del Nucleo T.P.C. di Cosenza per stabilirne l’autenticità, determinare le cronologie e individuare la loro possibile area di produzione e diffusione. Il gruppo di manufatti sequestrato è composto da numerosi reperti ceramici in buono stato di conservazione e sono per lo più riconducibili a diverse classi di produzione inquadrabili cronologicamente tra il periodo arcaico e l’età ellenisticaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.