Quali azioni intraprendono le Regioni italiane per cooperare tra di loro, in Italia e all’estero? E per quale motivo questa attività è in costante crescita? Il presente contributo si occupa dunque di frontiere, ma non soltanto in senso geografico. La cooperazione interregionale rappresenta infatti la frontiera più avanzata della politica di coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione Europea. Essa completa il canale verticale di collegamento tra Bruxelles e le singole Regioni, tramite un canale orizzontale, costituito da una rete di relazioni interregionali. Al momento, questo aspetto riveste un peso marginale (il 3% della spesa per la politica di coesione UE), ma in termini dinamici è un impegno crescente e sempre più necessario perché – come vedremo – costituisce il lubrificante della programmazione multilivello. Soprattutto in tempi come quelli che stiamo vivendo, caratterizzati dal ripiegamento delle opinioni pubbliche di tutto il mondo nei comodi quanto illusori recinti delle identità nazionali. Nel corso del capitolo affronteremo il tema della frontiera da entrambi i punti di vista: dapprima ci chiederemo perché e con quali modalità le Regioni italiane guardano oltre le proprie frontiere regionali e nazionali. Quindi passeremo in rassegna i programmi Europei che sostengono e incentivano la cooperazione transnazionale delle Regioni. Il tutto, a partire dall’assunto che la cooperazione interregionale e transnazionale sia qualcosa da sviluppare sempre di più in un mondo sempre più connesso e, proprio per questo, più prospero.
La frontiera programmatica da consolidare: la cooperazione interregionale e transnazionale
M. B. Marini;G. Vella
2022-01-01
Abstract
Quali azioni intraprendono le Regioni italiane per cooperare tra di loro, in Italia e all’estero? E per quale motivo questa attività è in costante crescita? Il presente contributo si occupa dunque di frontiere, ma non soltanto in senso geografico. La cooperazione interregionale rappresenta infatti la frontiera più avanzata della politica di coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione Europea. Essa completa il canale verticale di collegamento tra Bruxelles e le singole Regioni, tramite un canale orizzontale, costituito da una rete di relazioni interregionali. Al momento, questo aspetto riveste un peso marginale (il 3% della spesa per la politica di coesione UE), ma in termini dinamici è un impegno crescente e sempre più necessario perché – come vedremo – costituisce il lubrificante della programmazione multilivello. Soprattutto in tempi come quelli che stiamo vivendo, caratterizzati dal ripiegamento delle opinioni pubbliche di tutto il mondo nei comodi quanto illusori recinti delle identità nazionali. Nel corso del capitolo affronteremo il tema della frontiera da entrambi i punti di vista: dapprima ci chiederemo perché e con quali modalità le Regioni italiane guardano oltre le proprie frontiere regionali e nazionali. Quindi passeremo in rassegna i programmi Europei che sostengono e incentivano la cooperazione transnazionale delle Regioni. Il tutto, a partire dall’assunto che la cooperazione interregionale e transnazionale sia qualcosa da sviluppare sempre di più in un mondo sempre più connesso e, proprio per questo, più prospero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.