On the Lacinio promontory (Crotone), now known as Capo Colonna, the iconic, last column of the temple of Hera stands, a reminder of one of the most important sanctuaries of Magna Graecia. This research paper analyzes the views and surveys produced between the end of the eighteenth century and the first decade of the twentieth century, and shows some drawings of the new survey. The survey of the surviving column of the temple of Hera Lacinia and its surroundings was carried out using a laser scanner. The point cloud and the polygonal model of the column allow us to document and ‘archive’ the current situation while preserving the digital memory, and to analyze the surviving column and base by means of graphic representations. The recomposition, in a unitary framework, of the iconographic documentation of the column and the promontory, offers the opportunity to contextualize the representations, analyze the graphic methods and reconstruct the changes undergone by the column and its surroundings, in terms of the archaeological remains state of conservation and of human/natural transformation actions of the site.

Resiste sul promontorio Lacinio (Crotone), oggi conosciuto come Capo Colonna, l’iconica, ultima colonna del tempio di Hera, memoria di uno dei più importanti santuari della Magna Grecia. Nello studio sono analizzate le vedute e i rilievi prodotti tra la fine del Settecento e il primo decennio del Novecento, e sono presentati alcuni elaborati del nuovo rilievo. La campagna di rilevamento della colonna superstite del tempio di Hera Lacinia e dell’intorno è stata condotta mediante laser scanner. La nuvola di punti e il modello poligonale della colonna consentono – da un lato – di documentare e di ‘archiviare’ la situazione di fatto, preservandone almeno la memoria digitale, – dall’altro – di analizzare la colonna e il basamento superstiti mediante prime restituzioni grafiche. La ricomposizione, in un quadro unitario, della documentazione iconografica che ha come focus la colonna e il promontorio offre lo spunto per contestualizzare le restituzioni, analizzarne le modalità grafiche, ricostruire le persistenze e le mutazioni che interessano la colonna e il suo intorno in termini di stato di conservazione dei resti archeologici e di azioni antropiche/naturali di trasformazione/evoluzione del sito.

La colonna del tempio di Hera Lacinia presso Crotone tra vecchie e nuove restituzioni

Giuseppe Fortunato;Antonio Agostino Zappani
2022-01-01

Abstract

On the Lacinio promontory (Crotone), now known as Capo Colonna, the iconic, last column of the temple of Hera stands, a reminder of one of the most important sanctuaries of Magna Graecia. This research paper analyzes the views and surveys produced between the end of the eighteenth century and the first decade of the twentieth century, and shows some drawings of the new survey. The survey of the surviving column of the temple of Hera Lacinia and its surroundings was carried out using a laser scanner. The point cloud and the polygonal model of the column allow us to document and ‘archive’ the current situation while preserving the digital memory, and to analyze the surviving column and base by means of graphic representations. The recomposition, in a unitary framework, of the iconographic documentation of the column and the promontory, offers the opportunity to contextualize the representations, analyze the graphic methods and reconstruct the changes undergone by the column and its surroundings, in terms of the archaeological remains state of conservation and of human/natural transformation actions of the site.
2022
9788835141938
Resiste sul promontorio Lacinio (Crotone), oggi conosciuto come Capo Colonna, l’iconica, ultima colonna del tempio di Hera, memoria di uno dei più importanti santuari della Magna Grecia. Nello studio sono analizzate le vedute e i rilievi prodotti tra la fine del Settecento e il primo decennio del Novecento, e sono presentati alcuni elaborati del nuovo rilievo. La campagna di rilevamento della colonna superstite del tempio di Hera Lacinia e dell’intorno è stata condotta mediante laser scanner. La nuvola di punti e il modello poligonale della colonna consentono – da un lato – di documentare e di ‘archiviare’ la situazione di fatto, preservandone almeno la memoria digitale, – dall’altro – di analizzare la colonna e il basamento superstiti mediante prime restituzioni grafiche. La ricomposizione, in un quadro unitario, della documentazione iconografica che ha come focus la colonna e il promontorio offre lo spunto per contestualizzare le restituzioni, analizzarne le modalità grafiche, ricostruire le persistenze e le mutazioni che interessano la colonna e il suo intorno in termini di stato di conservazione dei resti archeologici e di azioni antropiche/naturali di trasformazione/evoluzione del sito.
Temple of Hera Lacinia, Capo Colonna, views, laser scanning, survey
Tempio di Hera Lacinia, Capo Colonna, vedute, laser scanning, rilievo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/341362
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