Dopo 160 anni dall’Unità, è possibile finalmente inserire il Mezzogiorno in Italia partendo dal miglioramento dell’istruzione? Questa è la sfida della pedagogia meridiana, un progetto educativo che parte da Sud, puntando sulla responsabilità degli educatori del Mezzogiorno, nella consapevolezza che scuole e università democratiche siano basate sul merito, unica possibilità per ridurre le inevitabili distanze sociali di partenza. Infatti vanno chiariti a livello nazionale gli scopi dell’istruzione. Le strutture educative, appunto, non possono trasformarsi in ammortizzatori pubblici che erogano stipendi ai docenti e che diventano un’area di parcheggio per gli studenti. La pedagogia meridiana può essere la premessa di una pedagogia della nazione, per rinnovare profondamente le scienze educative nel nostro Paese, facendole diventare discipline di frontiera nel XXI secolo. È una risposta a quel demone meridiano che assale a metà della giornata, e quindi della vita, sull’inutilità del cammino finora percorso e sulla fatica sprecata che sembra legata all’attività educativa contemporanea. Una sfida culturale decisiva dalla quale può dipendere il futuro del nostro Paese.
La pedagogia meridiana. Un progetto culturale per il rilancio dell’Italia
Mario Caligiuri
2021-01-01
Abstract
Dopo 160 anni dall’Unità, è possibile finalmente inserire il Mezzogiorno in Italia partendo dal miglioramento dell’istruzione? Questa è la sfida della pedagogia meridiana, un progetto educativo che parte da Sud, puntando sulla responsabilità degli educatori del Mezzogiorno, nella consapevolezza che scuole e università democratiche siano basate sul merito, unica possibilità per ridurre le inevitabili distanze sociali di partenza. Infatti vanno chiariti a livello nazionale gli scopi dell’istruzione. Le strutture educative, appunto, non possono trasformarsi in ammortizzatori pubblici che erogano stipendi ai docenti e che diventano un’area di parcheggio per gli studenti. La pedagogia meridiana può essere la premessa di una pedagogia della nazione, per rinnovare profondamente le scienze educative nel nostro Paese, facendole diventare discipline di frontiera nel XXI secolo. È una risposta a quel demone meridiano che assale a metà della giornata, e quindi della vita, sull’inutilità del cammino finora percorso e sulla fatica sprecata che sembra legata all’attività educativa contemporanea. Una sfida culturale decisiva dalla quale può dipendere il futuro del nostro Paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.