Cetta è un creativo, un "diverso", per usare un suo termine, che nasce pittore, poeta, curioso multidisciplinare, ma che poi per quarant'anni si dedica interamente alla chirurgia e alla ricerca clinica. Una volta conclusa la sua carriera accademica, ritorna a occuparsi di arte, e scrive un saggio su De Pisis, di letteratura, e scrive "Una nuova lettura di Céline", di creatività, ma anche di problemi sociali, come i danni da inquinamento ambientale, la ludopatia, o i danni da abuso di Internet, o il complesso rapporto tra politici "soli al comando" ed elettori. Si tratta, in definitiva, di nuovo tipo di lettura, reso possibile da un approccio ed un metodo innovativo. Come ribadisce lo stesso autore, non è una lettura "alternativa", ma "complementare", arricchente, rispetto a quella della filosofia, psicologia, antropologia, sociologia. Indubbiamente a tutta prima il testo può apparire difficile, perché fa riferimento a strutture, percorsi meccanismi dell'organismo, che richiedono conoscenze specialistiche per una immediata comprensione. Però si capisce che, pur non essendo in grado di fornire prove definitive di un cambio di paradigma, perché la materia trattata è in continua evoluzione, con l'approccio fisiopatologico si possono spiegare apparenti paradossi, incongruenze, misteri che riguardano la formazione del sé, il ruolo rispettivo della genetica, dell'epigenetica e del microbioma, la formazione del self e dell'autocoscienza, -la componente soggettiva della coscienza -, che sono fondamentali per i nostri comportamenti e le nostre scelte quotidiane, il nostro impulso alla generosità o all'intolleranza, ed anche nella complessa dinamica tra politici che ambiscono al potere ed elettori.

Presentazione

mario caligiuri
2021-01-01

Abstract

Cetta è un creativo, un "diverso", per usare un suo termine, che nasce pittore, poeta, curioso multidisciplinare, ma che poi per quarant'anni si dedica interamente alla chirurgia e alla ricerca clinica. Una volta conclusa la sua carriera accademica, ritorna a occuparsi di arte, e scrive un saggio su De Pisis, di letteratura, e scrive "Una nuova lettura di Céline", di creatività, ma anche di problemi sociali, come i danni da inquinamento ambientale, la ludopatia, o i danni da abuso di Internet, o il complesso rapporto tra politici "soli al comando" ed elettori. Si tratta, in definitiva, di nuovo tipo di lettura, reso possibile da un approccio ed un metodo innovativo. Come ribadisce lo stesso autore, non è una lettura "alternativa", ma "complementare", arricchente, rispetto a quella della filosofia, psicologia, antropologia, sociologia. Indubbiamente a tutta prima il testo può apparire difficile, perché fa riferimento a strutture, percorsi meccanismi dell'organismo, che richiedono conoscenze specialistiche per una immediata comprensione. Però si capisce che, pur non essendo in grado di fornire prove definitive di un cambio di paradigma, perché la materia trattata è in continua evoluzione, con l'approccio fisiopatologico si possono spiegare apparenti paradossi, incongruenze, misteri che riguardano la formazione del sé, il ruolo rispettivo della genetica, dell'epigenetica e del microbioma, la formazione del self e dell'autocoscienza, -la componente soggettiva della coscienza -, che sono fondamentali per i nostri comportamenti e le nostre scelte quotidiane, il nostro impulso alla generosità o all'intolleranza, ed anche nella complessa dinamica tra politici che ambiscono al potere ed elettori.
2021
9788875576189
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/341835
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