La pandemia da Covid-19 ha segnato un’altra fase della lunga storia del rapporto fra Resistenza e identità nazionale. Dagli anni ’90 in particolare, la narrazione antifascista - nelle sue espressioni plurali - incentrata sul concetto di Liberazione e sulla Resistenza come mito fondativo della Repubblica si incrocia infatti col riemergere sempre più esplicito della narrazione fascista della guerra e della Resistenza, anch’essa già delineata sin dal 1945. L’aperto contrasto sul 25 aprile si è manifestato con più evidenza nel 2020 e questa volta vi hanno giocato un ruolo inedito una serie di fattori: l’intreccio fra la diffusione delle tecnologie digitali di uso quotidiano, le trasformazioni che esse hanno indotto nei comportamenti individuali e nella visione di sé, l’aumento massiccio del loro uso a causa del lockdown, l’intenso bisogno di aggirare l’isolamento fisico imposto dai provvedimenti di emergenza e il desiderio di manifestare pubblicamente la speranza di superare la crisi. Si è dato vita così a una straordinaria quantità di eventi inediti capaci di colpire e mobilitare, nelle forme consentite, l’opinione pubblica e fra queste la balcony music è stata fra le più partecipate e coinvolgenti. In queste forme inedite si costruiscono le celebrazioni per il 25 aprile, che inaspettatamente registrano una larga partecipazione virtuale, con milioni di utenti non solo in Italia e confermano la centralità di Bella ciao nella risignificazione contemporanea dell’antifascismo resistenziale.

Un 25 aprile nuovo: isolato ma connesso

Tiziana Noce
2020-01-01

Abstract

La pandemia da Covid-19 ha segnato un’altra fase della lunga storia del rapporto fra Resistenza e identità nazionale. Dagli anni ’90 in particolare, la narrazione antifascista - nelle sue espressioni plurali - incentrata sul concetto di Liberazione e sulla Resistenza come mito fondativo della Repubblica si incrocia infatti col riemergere sempre più esplicito della narrazione fascista della guerra e della Resistenza, anch’essa già delineata sin dal 1945. L’aperto contrasto sul 25 aprile si è manifestato con più evidenza nel 2020 e questa volta vi hanno giocato un ruolo inedito una serie di fattori: l’intreccio fra la diffusione delle tecnologie digitali di uso quotidiano, le trasformazioni che esse hanno indotto nei comportamenti individuali e nella visione di sé, l’aumento massiccio del loro uso a causa del lockdown, l’intenso bisogno di aggirare l’isolamento fisico imposto dai provvedimenti di emergenza e il desiderio di manifestare pubblicamente la speranza di superare la crisi. Si è dato vita così a una straordinaria quantità di eventi inediti capaci di colpire e mobilitare, nelle forme consentite, l’opinione pubblica e fra queste la balcony music è stata fra le più partecipate e coinvolgenti. In queste forme inedite si costruiscono le celebrazioni per il 25 aprile, che inaspettatamente registrano una larga partecipazione virtuale, con milioni di utenti non solo in Italia e confermano la centralità di Bella ciao nella risignificazione contemporanea dell’antifascismo resistenziale.
2020
978-88-5522-157-3
25 aprile, pandemia, memoria, fascismo/antifascismo, circolazione culturale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/342371
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