L’articolo discute la dialettica uomo-donna nella letteratura paradossale del Cinquecento, con particolare attenzione al dialogo La Circe (1549) di Giovan Battista Gelli, in cui gli animali prendono la parola per dimostrare la loro superiorità rispetto agli uomini. Nel quinto dialogo il personaggio della Cerva interviene a difesa del genere femminile e prende posizione nella querelle cinquecentesca, per rivendicare l’eccellenza e la pari dignità della donna. Il colloquio con Ulisse diviene quindi un confronto critico serrato che, servendosi del linguaggio, svela gli inganni degli uomini.
L'ingiustizia del linguaggio nella letteratura paradossale del Cinquecento: 'La Circe' di Giovan Battiasta Gelli
CASSIANI C
2022-01-01
Abstract
L’articolo discute la dialettica uomo-donna nella letteratura paradossale del Cinquecento, con particolare attenzione al dialogo La Circe (1549) di Giovan Battista Gelli, in cui gli animali prendono la parola per dimostrare la loro superiorità rispetto agli uomini. Nel quinto dialogo il personaggio della Cerva interviene a difesa del genere femminile e prende posizione nella querelle cinquecentesca, per rivendicare l’eccellenza e la pari dignità della donna. Il colloquio con Ulisse diviene quindi un confronto critico serrato che, servendosi del linguaggio, svela gli inganni degli uomini.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.