In alcuni spettacoli di Romeo Castellucci viene chiamata in causa e riconsiderata la condizione estetica del «dopo Auschwitz», posta da Adorno e più recentemente riconsiderata da Agamben, nella dimensione veritativa di un’arte “non serena”. Quella, appunto, seguente alla Shoah che ci riporta alla personalissima interpretazione di Castellucci, prima nel ripensamento radicale del protagonista nell’Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco (1992), poi in Auschwitz, atto secondo di Genesi. From the Museum of Sleep (1997), in cui la scena con-vive con l’orrore che tale parola evoca nella coscienza dello spettatore, come «conseguenza estrema e non immaginabile della Genesi dell’uomo», tuttavia stadio ineludibile del suo concepimento, in un percorso che incrocia la “voce muta”, la “voce-corpo” dei bambini (non esiste la voce di un bambino che provenga dai lager) e quella di Artaud che introduce la “scientifica” definizione del «corpo senza organi». L’orrore nella Genesi e il teatro come genesi dell’atto creativo.

La Shoah nel “Museo del silenzio” di Romeo Castellucci

CARLO FANELLI
2023-01-01

Abstract

In alcuni spettacoli di Romeo Castellucci viene chiamata in causa e riconsiderata la condizione estetica del «dopo Auschwitz», posta da Adorno e più recentemente riconsiderata da Agamben, nella dimensione veritativa di un’arte “non serena”. Quella, appunto, seguente alla Shoah che ci riporta alla personalissima interpretazione di Castellucci, prima nel ripensamento radicale del protagonista nell’Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco (1992), poi in Auschwitz, atto secondo di Genesi. From the Museum of Sleep (1997), in cui la scena con-vive con l’orrore che tale parola evoca nella coscienza dello spettatore, come «conseguenza estrema e non immaginabile della Genesi dell’uomo», tuttavia stadio ineludibile del suo concepimento, in un percorso che incrocia la “voce muta”, la “voce-corpo” dei bambini (non esiste la voce di un bambino che provenga dai lager) e quella di Artaud che introduce la “scientifica” definizione del «corpo senza organi». L’orrore nella Genesi e il teatro come genesi dell’atto creativo.
2023
978-88-5509-542-6
Immagini, Shoah, Castellucci
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/348321
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