Fino a tempi recenti in Occidente è prevalsa una concezione della storia e del tempo storico come una progressione unitaria e orientata al futuro. E' quello che Reinhart Koselleck ha definito "concetto moderno di storia" e François Hartog "regime di storicità mdoerno". Un'idea che aveva preso forma verso la fine del XVIII secolo e che deve le sue origini all'affermazione dell'egemonia europea sul resto del mondo e all'avvio di quella trasformazioner adicale del rapporto fra uomo e natura che chiamiamo Rivoluzione industriale. In questi ultimi decenni la crisi dell'egemonia occidentale e i limiti evidenti di un modello di sviluppo fondato sullo sfruttamento di risorse non rinnovabili e ad alto impatto ambientale hanno contribuito a rimettere in discussione questa visione unitaria, progressiva e lineare della storia. Allo slancio verso il futuro sembra essere subentrato un surplace sul presente.Fin dalle origini tuttaviam quealla visione ottimistica, apparentemente dominante per oltre due secoli, appare fragile e incerta. Già nei primi decenni dell'Ottocento, autori come Chateaubriand e Tocqueville avevano messo in evidenza come democrazia e individualismo dissolvano i legami fra le diverse dimensioni temporali - passato, presente e futuro - e conducano inevitabilmente a una "tirannia del presente".
Immagini del tempo e della storia nella modernità. Uno sguardo critico
Vittorio Beonio Brocchieri
2022-01-01
Abstract
Fino a tempi recenti in Occidente è prevalsa una concezione della storia e del tempo storico come una progressione unitaria e orientata al futuro. E' quello che Reinhart Koselleck ha definito "concetto moderno di storia" e François Hartog "regime di storicità mdoerno". Un'idea che aveva preso forma verso la fine del XVIII secolo e che deve le sue origini all'affermazione dell'egemonia europea sul resto del mondo e all'avvio di quella trasformazioner adicale del rapporto fra uomo e natura che chiamiamo Rivoluzione industriale. In questi ultimi decenni la crisi dell'egemonia occidentale e i limiti evidenti di un modello di sviluppo fondato sullo sfruttamento di risorse non rinnovabili e ad alto impatto ambientale hanno contribuito a rimettere in discussione questa visione unitaria, progressiva e lineare della storia. Allo slancio verso il futuro sembra essere subentrato un surplace sul presente.Fin dalle origini tuttaviam quealla visione ottimistica, apparentemente dominante per oltre due secoli, appare fragile e incerta. Già nei primi decenni dell'Ottocento, autori come Chateaubriand e Tocqueville avevano messo in evidenza come democrazia e individualismo dissolvano i legami fra le diverse dimensioni temporali - passato, presente e futuro - e conducano inevitabilmente a una "tirannia del presente".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.