Le Riflessioni intorno l’origine delle passioni del frate Minimo Francesco Antonio Piro, uscite anonime intorno al 1740, furono condannate e iscritte all’Index Librorum Prohibitorum nel 1742. L’autore si adoperò per requisire e distruggere tutte le copie circolanti dell’opera, ma fortu-natamente almeno una è sfuggita al rastrellamento ed è oggi custodita presso la Biblioteca civica di Cosenza. Le ragioni della condanna sono contenute nella relazione di censura redatta dal frate domenicano Tommaso Maria Mamachi, documento rimasto inedito per quasi tre secoli e solo re-centemente pubblicato da Marta Fattori. Il presente saggio intende offrire un’analisi della censu-ra di Mamachi, che imputa a Piro un’eccessiva prossimità ai pensatori anglicani di ambiente loc-kiano, individuando tre nuclei teorici e dottrinali problematici nello sviluppo dell’opera: la que-stione dell’estensione dell’anima; il rischio di materialismo; la nozione di persona come cogita-zione attuale. L’eresia incombente sull’opera induce il censore ad esprimere il suo proscribendum. Seguendo la traiettoria della relazione di censura di padre Mamachi, mostreremo come, al netto della condanna ecclesiastica, il documento contribuisca a tratteggiare i contorni di un intellettuale, Francesco Antonio Piro, molto vivace e attento ai dibattiti che animavano l’Europa del tempo
Eresia lockiana. La condanna delle Riflessioni intorno l’origine delle passioni di Francesco Antonio Piro
DE TOMMASO, Emilio Maria
Writing – Original Draft Preparation
2023-01-01
Abstract
Le Riflessioni intorno l’origine delle passioni del frate Minimo Francesco Antonio Piro, uscite anonime intorno al 1740, furono condannate e iscritte all’Index Librorum Prohibitorum nel 1742. L’autore si adoperò per requisire e distruggere tutte le copie circolanti dell’opera, ma fortu-natamente almeno una è sfuggita al rastrellamento ed è oggi custodita presso la Biblioteca civica di Cosenza. Le ragioni della condanna sono contenute nella relazione di censura redatta dal frate domenicano Tommaso Maria Mamachi, documento rimasto inedito per quasi tre secoli e solo re-centemente pubblicato da Marta Fattori. Il presente saggio intende offrire un’analisi della censu-ra di Mamachi, che imputa a Piro un’eccessiva prossimità ai pensatori anglicani di ambiente loc-kiano, individuando tre nuclei teorici e dottrinali problematici nello sviluppo dell’opera: la que-stione dell’estensione dell’anima; il rischio di materialismo; la nozione di persona come cogita-zione attuale. L’eresia incombente sull’opera induce il censore ad esprimere il suo proscribendum. Seguendo la traiettoria della relazione di censura di padre Mamachi, mostreremo come, al netto della condanna ecclesiastica, il documento contribuisca a tratteggiare i contorni di un intellettuale, Francesco Antonio Piro, molto vivace e attento ai dibattiti che animavano l’Europa del tempoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.