Un imponente programma di edilizia residenziale, predisposto nel 1936, dà avvio nel nostro paese alla costruzione delle “case popolarissime”. Importante espressione della volontà pubblica di affrontare l’emergenza delle abitazioni popolari, l’iniziativa trova sviluppo nel difficile periodo segnato dal conflitto mondiale, fino ai primi anni della ricostruzione del paese. Differentemente dalla precedente produzione edilizia pubblica, le “case popolarissime” trovano il loro riferimento progettuale e tecnico-costruttivo in un articolato repertorio di norme, prodotto dal consorzio nazionale degli istituti delle case popolari, opportunamente istituito. Il Testo Unico del 1938, recante le “disposizioni sull’edilizia popolare ed economica”, completa l’assetto organizzativo-gestionale del settore, aggiornando la normativa procedurale e occupandosi del riordino della precedente produzione legislativa. Cosenza, scelta come campo d’indagine, bene si presta nel suo impianto urbano moderno a rappresentare una condizione propria della provincia italiana, che vive negli anni ’30 una fase evolutiva importante della cultura progettuale-architettonica e produttiva in campo edilizio. Un periodo nel quale l’edilizia pubblica residenziale si appresta ad affrontare, per un verso, i nuovi argomenti tipologici dell’abitazione posti dall’affermazione della dottrina razionalista, e per altro verso i problemi di tipo insediativo e di ricerca di nuovi rapporti tra costruzione dell’edilizia, impianto urbano e crescita della città.
Edilizia del Novecento: le "case popolarissime" a Cosenza
Alessandro Campolongo
;Valentina Guagliardi
2022-01-01
Abstract
Un imponente programma di edilizia residenziale, predisposto nel 1936, dà avvio nel nostro paese alla costruzione delle “case popolarissime”. Importante espressione della volontà pubblica di affrontare l’emergenza delle abitazioni popolari, l’iniziativa trova sviluppo nel difficile periodo segnato dal conflitto mondiale, fino ai primi anni della ricostruzione del paese. Differentemente dalla precedente produzione edilizia pubblica, le “case popolarissime” trovano il loro riferimento progettuale e tecnico-costruttivo in un articolato repertorio di norme, prodotto dal consorzio nazionale degli istituti delle case popolari, opportunamente istituito. Il Testo Unico del 1938, recante le “disposizioni sull’edilizia popolare ed economica”, completa l’assetto organizzativo-gestionale del settore, aggiornando la normativa procedurale e occupandosi del riordino della precedente produzione legislativa. Cosenza, scelta come campo d’indagine, bene si presta nel suo impianto urbano moderno a rappresentare una condizione propria della provincia italiana, che vive negli anni ’30 una fase evolutiva importante della cultura progettuale-architettonica e produttiva in campo edilizio. Un periodo nel quale l’edilizia pubblica residenziale si appresta ad affrontare, per un verso, i nuovi argomenti tipologici dell’abitazione posti dall’affermazione della dottrina razionalista, e per altro verso i problemi di tipo insediativo e di ricerca di nuovi rapporti tra costruzione dell’edilizia, impianto urbano e crescita della città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.