Gli studi storico-educativi e scolastici, grazie alla rivoluzione annalista francese affermatasi compiutamente in Italia negli anni Ottanta del Novecento, hanno indirizzato la loro attenzione verso una storia al plurale infrangendo in maniera irreversibile la linearità della storia vista dal “centro” che è stata tradizionalmente considerata unica e inconfutabile per quanto poco attenta e distante dalle periferie. Questa rivoluzione epistemologica, metodologica e documentaria ha permesso di guardare alle microstorie educative di cui è ricca la storia della scuola e dell’educazione in Italia e, nel giro di qualche decennio, ha prodotto una significativa maturazione e crescita degli studi che restituiscono la complessità e la problematicità, le difficoltà e le positività, in cui si sono dibattute le istituzioni educative del nostro Paese. Nel complesso e articolato mondo della microstoria educativa la cui analisi non può essere condotta disgiunta dal quadro della storia educativa, scolastica, politica e culturale nazionale entro cui si colloca, è emersa una sempre più puntuale attenzione verso il Mezzogiorno come categoria storiografica che ha consentito a molti studiosi di ri-leggere la storia della scuola e dell’educazione, tradizionalmente molto stereotipata, con un Mezzogiorno arretrato, sottosviluppato, analfabeta rispetto al resto del Paese, grazie alla scoperta e alla valorizzazione di una molteplicità di luoghi in cui fare ricerca; tra questi, gli Archivi di Stato, provinciali, comunali, scolastici e quelli riferibili ad Associazioni storiche che hanno promosso interventi su tutto il territorio meridionale, rappresentano una risorsa importante per gli studiosi perché custodiscono fonti e documenti di prima mano, spesso inediti, generalmente poco o niente considerati. L’Archivio Storico dell’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI) e Giuseppe Lombardo Radice di Brunella Serpe derati dalla storiografia di settore almeno fino agli anni Ottanta del Novecento. Nello specifico, l’ Archivio Storico dell’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI) costituisce l’esclusivo punto di riferimento di questa riflessione su Giuseppe Lombardo Radice per il ruolo di assoluta importanza che egli ha svolto all’interno dell’Associazione come dimostra la documentazione custodita negli archivi romani della stessa, che permette di tratteggiare il profilo di un intellettuale, di un pedagogista, di un uomo di scuola, totalmente dedito alla scuola del Mezzogiorno attraverso un impegno intenso che non verrà meno neanche quando sarà chiamato alla Direzione generale dell’istruzione primaria a Roma dal novembre 1922 al giugno 1924. Un Archivio importante e ricco della memoria di tutte le iniziative promosse dall’ANIMI nonché della significativa presenza di Lombardo Radice nei luoghi in cui si realizzavano progetti importanti per le più piccole e sperdute comunità come restituiscono gli interventi pronunciati nei Consigli Direttivi e le lettere che intercorrono con tutti gli uomini dell’Associazione, la rassegna stampa italiana e straniera che ne ricorda i tratti umani e culturali nei mesi successivi alla sua improvvisa morte, la sentita commemorazione con cui Giuseppe Isnardi ha inteso ripercorrere le tappe della sua vita, anche privata. Anche le Relazioni, che registrano il dibattito interno all’Associazione, restituiscono il meridionalismo di Lombardo Radice, l’attenzione ai temi dell’educazione popolare, il contributo culturale e organizzativo che egli diede alle istituzioni educative fondate dall’ANIMI e ai maestri per i quali il pedagogista aveva scritto alcune Circolari, documenti ricchi di una rinnovata cultura pedagogica e didattica che caratterizzerà la riforma scolastica del 1923.

L’Archivio Storico dell’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI) e Giuseppe Lombardo Radice

serpe
2023-01-01

Abstract

Gli studi storico-educativi e scolastici, grazie alla rivoluzione annalista francese affermatasi compiutamente in Italia negli anni Ottanta del Novecento, hanno indirizzato la loro attenzione verso una storia al plurale infrangendo in maniera irreversibile la linearità della storia vista dal “centro” che è stata tradizionalmente considerata unica e inconfutabile per quanto poco attenta e distante dalle periferie. Questa rivoluzione epistemologica, metodologica e documentaria ha permesso di guardare alle microstorie educative di cui è ricca la storia della scuola e dell’educazione in Italia e, nel giro di qualche decennio, ha prodotto una significativa maturazione e crescita degli studi che restituiscono la complessità e la problematicità, le difficoltà e le positività, in cui si sono dibattute le istituzioni educative del nostro Paese. Nel complesso e articolato mondo della microstoria educativa la cui analisi non può essere condotta disgiunta dal quadro della storia educativa, scolastica, politica e culturale nazionale entro cui si colloca, è emersa una sempre più puntuale attenzione verso il Mezzogiorno come categoria storiografica che ha consentito a molti studiosi di ri-leggere la storia della scuola e dell’educazione, tradizionalmente molto stereotipata, con un Mezzogiorno arretrato, sottosviluppato, analfabeta rispetto al resto del Paese, grazie alla scoperta e alla valorizzazione di una molteplicità di luoghi in cui fare ricerca; tra questi, gli Archivi di Stato, provinciali, comunali, scolastici e quelli riferibili ad Associazioni storiche che hanno promosso interventi su tutto il territorio meridionale, rappresentano una risorsa importante per gli studiosi perché custodiscono fonti e documenti di prima mano, spesso inediti, generalmente poco o niente considerati. L’Archivio Storico dell’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI) e Giuseppe Lombardo Radice di Brunella Serpe derati dalla storiografia di settore almeno fino agli anni Ottanta del Novecento. Nello specifico, l’ Archivio Storico dell’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI) costituisce l’esclusivo punto di riferimento di questa riflessione su Giuseppe Lombardo Radice per il ruolo di assoluta importanza che egli ha svolto all’interno dell’Associazione come dimostra la documentazione custodita negli archivi romani della stessa, che permette di tratteggiare il profilo di un intellettuale, di un pedagogista, di un uomo di scuola, totalmente dedito alla scuola del Mezzogiorno attraverso un impegno intenso che non verrà meno neanche quando sarà chiamato alla Direzione generale dell’istruzione primaria a Roma dal novembre 1922 al giugno 1924. Un Archivio importante e ricco della memoria di tutte le iniziative promosse dall’ANIMI nonché della significativa presenza di Lombardo Radice nei luoghi in cui si realizzavano progetti importanti per le più piccole e sperdute comunità come restituiscono gli interventi pronunciati nei Consigli Direttivi e le lettere che intercorrono con tutti gli uomini dell’Associazione, la rassegna stampa italiana e straniera che ne ricorda i tratti umani e culturali nei mesi successivi alla sua improvvisa morte, la sentita commemorazione con cui Giuseppe Isnardi ha inteso ripercorrere le tappe della sua vita, anche privata. Anche le Relazioni, che registrano il dibattito interno all’Associazione, restituiscono il meridionalismo di Lombardo Radice, l’attenzione ai temi dell’educazione popolare, il contributo culturale e organizzativo che egli diede alle istituzioni educative fondate dall’ANIMI e ai maestri per i quali il pedagogista aveva scritto alcune Circolari, documenti ricchi di una rinnovata cultura pedagogica e didattica che caratterizzerà la riforma scolastica del 1923.
2023
9791255680192
archivio ANIMI, Lombardo Radice, scuola, mezzogiorno
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/364379
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact