Il saggio si propone di approfondire l’articolazione tra parenting e migra zione nella dimensione specifica che le famiglie rifugiate vivono all’interno delle strutture Sistema Accoglienza Integrazione (SAI). L’ipotesi è che le pra tiche genitoriali risentano in modo specifico dei mutamenti della genitorialità ascrivibili alle conseguenze del neo-liberismo in termini di concezione della relazione tra adulti e bambini e della responsabilizzazione individuale dei primi rispetto alla performance sociale dei secondi. Queste sono veicolate e normativizzate attraverso le credenze e i valori degli operatori e delle operatrici dell’accoglienza, nel contesto più ampio di un sistema esso stesso conformato a principi neo-liberisti, che non riesce ad accogliere pienamente le relazioni familiari perché strutturato intorno al raggiungimento individuale di specifici obbiettivi misurabili. La ricerca qualitativa è stata condotta in Calabria nel l’ambito del progetto CoPInG (Constructing Parenting on Insicure Grounds), approfondendo l’articolazione tra la visione dei genitori rifugiati, sulla cura e l’educazione dei figli, e le rappresentazioni della genitorialità che emergono nelle politiche di intervento e nelle pratiche degli assistenti sociali. Ai fini del saggio, sono prese in considerazione le testimonianze di genitori rifugiati ac colti all’interno dei progetti di accoglienza e assistenti sociali che lavorano in servizi territoriali per l’accoglienza di rifugiati.
La genitorialità delle persone rifugiate nel sistema di accoglienza italiano: adattamenti e resistenze al l’intensive parenting
Elia, Anna;
2024-01-01
Abstract
Il saggio si propone di approfondire l’articolazione tra parenting e migra zione nella dimensione specifica che le famiglie rifugiate vivono all’interno delle strutture Sistema Accoglienza Integrazione (SAI). L’ipotesi è che le pra tiche genitoriali risentano in modo specifico dei mutamenti della genitorialità ascrivibili alle conseguenze del neo-liberismo in termini di concezione della relazione tra adulti e bambini e della responsabilizzazione individuale dei primi rispetto alla performance sociale dei secondi. Queste sono veicolate e normativizzate attraverso le credenze e i valori degli operatori e delle operatrici dell’accoglienza, nel contesto più ampio di un sistema esso stesso conformato a principi neo-liberisti, che non riesce ad accogliere pienamente le relazioni familiari perché strutturato intorno al raggiungimento individuale di specifici obbiettivi misurabili. La ricerca qualitativa è stata condotta in Calabria nel l’ambito del progetto CoPInG (Constructing Parenting on Insicure Grounds), approfondendo l’articolazione tra la visione dei genitori rifugiati, sulla cura e l’educazione dei figli, e le rappresentazioni della genitorialità che emergono nelle politiche di intervento e nelle pratiche degli assistenti sociali. Ai fini del saggio, sono prese in considerazione le testimonianze di genitori rifugiati ac colti all’interno dei progetti di accoglienza e assistenti sociali che lavorano in servizi territoriali per l’accoglienza di rifugiati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.