Da quando i Romani furono consapevoli della necessaria diffusione di un'unica cultura giuridica come strumento di creazione di un 'impero universale'? E, in specie, quando questa scelta politica emerse negli scritti dei giuristi, oltre che nella prassi amministrativa e di governo? Premessa la difficoltà di cogliere nelle opere giurisprudenziali le linee politiche e gli orientamenti ideologici che, nel corso dei secoli, improntarono l'azione di governo, l'a. mette in luce, innanzitutto, la diversa (e irrilevante) attenzione riservata dai giuristi in età repubblicana al problema della omogeneizzazione della cultura giuridica nelle province rispetto a quanto appare dagli scritti giurisprudenziali nel corso del principato, soprattutto a partire dal II secolo d.C.: vi è ora una svolta ideologica e lo dimostrano diversi elementi. Siamo cioè di fronte alla consapevolezza, da parte dei giuristi, della necessità di fornire indicazioni generali, linee di indirizzo utili nelle province dell’impero, con una funzione culturale e formativa unificante. L’a. si sofferma soprattutto sugli esempi dati dall’enchiridion di Pomponio e dal commento di Gaio all’editto provinciale.

Il diritto e l'impero. Giuristi, editto provinciale e trasmissione del ius nel II secolo d.C.

fara nasti
2023-01-01

Abstract

Da quando i Romani furono consapevoli della necessaria diffusione di un'unica cultura giuridica come strumento di creazione di un 'impero universale'? E, in specie, quando questa scelta politica emerse negli scritti dei giuristi, oltre che nella prassi amministrativa e di governo? Premessa la difficoltà di cogliere nelle opere giurisprudenziali le linee politiche e gli orientamenti ideologici che, nel corso dei secoli, improntarono l'azione di governo, l'a. mette in luce, innanzitutto, la diversa (e irrilevante) attenzione riservata dai giuristi in età repubblicana al problema della omogeneizzazione della cultura giuridica nelle province rispetto a quanto appare dagli scritti giurisprudenziali nel corso del principato, soprattutto a partire dal II secolo d.C.: vi è ora una svolta ideologica e lo dimostrano diversi elementi. Siamo cioè di fronte alla consapevolezza, da parte dei giuristi, della necessità di fornire indicazioni generali, linee di indirizzo utili nelle province dell’impero, con una funzione culturale e formativa unificante. L’a. si sofferma soprattutto sugli esempi dati dall’enchiridion di Pomponio e dal commento di Gaio all’editto provinciale.
2023
979-12-5995-071-0
Impero universale, universalizzazione del diritto; giuristi romani
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/366202
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