Sistemi territoriali integrati: un “dispositivo” per la cooperazione intercomunale

In contesti policentrici e diffusi come quelli italiani, la scala intermedia si configura come idonea a sperimentare modelli di sviluppo locale condivisi, tesi alla valorizzazione del patrimonio endogeno, alla riduzione delle vulnerabilità locali e alla crescita sostenibile dei luoghi attraverso la messa a sistema di risorse, competenze e attori. Il pianificatore territoriale, adottando un approccio orientato alla complessità, ha il compito di definire gli ordini di priorità di intervento e declinare i temi delle politiche di sviluppo site-specific sui territori oggetto di interesse con l’obiettivo ultimo di supportare gli Enti Locali nella costruzione di opportune strategie d’area. A questo scopo, è stato avviato un percorso di ricerca che muove dalla definizione di una metodologia di mappatura dei “divari” territoriali multipli alla scala regionale per definire opportuni sistemi territoriali integrati quali “dispositivo” per la cooperazione intercomunale.