Nell’amministrazione pubblica “impersonale”, dove ogni individuo svolge i propri compiti secondo la fredda neutralità di schemi razionalistici e formali, l’elemento umano è sempre più trascurato per dar luogo alla visione burocratica del personale dipendente, assimilato a un insieme di ingranaggi meccanici e funzionali al raggiungimento di obiettivi ufficiali. Eppure un organismo amministrativo è molto più di una pluralità di individui agenti per la salvaguardia di interessi puramente economici e materiali: è una comunità di persone dotate di sentimenti, motivazioni, emozioni, libertà e istanze partecipative con cui costruiscono sistemi pratici di reciprocità destinati ad incidere in modo cruciale sul rendimento e l’efficienza dell’organizzazione, oltre che sulla qualità della convivenza civile. Il campo disciplinare delle relazioni umane, di cui Robert Nisbet si rese interprete appassionato nelle sue lezioni all’Università di Bologna (1956-1957), dimostra che anche la più perfetta delle burocrazie può rivelarsi degradante se si disumanizzano gli ambienti e si neutralizzano le “forze nascoste” della socialità amministrativa.
Amministrazione pubblica e relazioni umane. Una rilettura delle lezioni bolognesi di Robert Nisbet
Pupo Spartaco
2024-01-01
Abstract
Nell’amministrazione pubblica “impersonale”, dove ogni individuo svolge i propri compiti secondo la fredda neutralità di schemi razionalistici e formali, l’elemento umano è sempre più trascurato per dar luogo alla visione burocratica del personale dipendente, assimilato a un insieme di ingranaggi meccanici e funzionali al raggiungimento di obiettivi ufficiali. Eppure un organismo amministrativo è molto più di una pluralità di individui agenti per la salvaguardia di interessi puramente economici e materiali: è una comunità di persone dotate di sentimenti, motivazioni, emozioni, libertà e istanze partecipative con cui costruiscono sistemi pratici di reciprocità destinati ad incidere in modo cruciale sul rendimento e l’efficienza dell’organizzazione, oltre che sulla qualità della convivenza civile. Il campo disciplinare delle relazioni umane, di cui Robert Nisbet si rese interprete appassionato nelle sue lezioni all’Università di Bologna (1956-1957), dimostra che anche la più perfetta delle burocrazie può rivelarsi degradante se si disumanizzano gli ambienti e si neutralizzano le “forze nascoste” della socialità amministrativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.