Il lavoro affronta il tema dell’esaurimento del potere e dei limiti del ricorso all’annullamento d’ufficio nel silenzio assenso, a partire dai presupposti economici, oltre che giuridici, della semplificazione, della certezza, del risultato, indagando il loro impatto anche sulle tecniche normative di riduzione degli oneri informativi e dei costi amministrativi. Osservate le criticità dei metodi di analisi prevalentemente quantitativi e partendo dal rilievo specifico del due process of law amministrativo nella legalità costituzionale, sono condotte riflessioni sui profili processuali legati all’esecutività dei provvedimenti del giudice, al giudicato ed all’ottemperanza e sono affrontati i temi della decadenza e del principio del one shot, guardando anche all’insoddisfacente assetto della posizione del privato, per alcuni aspetti eccessivamente gravato di oneri dichiarativi, per altri, all’opposto, deresponsabilizzato rispetto al rilievo dei doveri di correttezza e di buona fede. Il recupero degli spazi per l’annullamento in autotutela è l’effetto di un’interpretazione guidata dall’individuazione dell’effettiva garanzia degli interessi e della reale consistenza ed utilità degli effetti delle riforme rispetto alle esigenze dello sviluppo della persona, della coesione sociale e del mercato. La decadenza del potere e l'inefficacia, così come gli effetti dei provvedimenti esecutivi del giudice o del giudicato vengono ricostruiti nella dimensione dle due process of law. La soddisfazione di tali esigenze, proprio perché non conseguibile mediante un astratto e formale rispetto della legalità, può trovare risposta in un bilanciamento di interessi secondo meritevolezza che guardi a tempestività e certezza come componenti necessarie, senza farle assurgere, però, a risultato in sé atto a giustificare sempre e comunque l’attribuzione di vantaggi per la singola parte istante, come conseguenza normale del mero mancato rispetto del termine posto per l’attività amministrativa a prescindere dai requisiti di legalità della fattispecie.
L’ANNULLAMENTO DEL PROVVEDIMENTO ESPRESSO DI DINIEGO NEL SILENZIO ASSENSO VERTICALE
DANIELE D'ALESSANDRO
2024-01-01
Abstract
Il lavoro affronta il tema dell’esaurimento del potere e dei limiti del ricorso all’annullamento d’ufficio nel silenzio assenso, a partire dai presupposti economici, oltre che giuridici, della semplificazione, della certezza, del risultato, indagando il loro impatto anche sulle tecniche normative di riduzione degli oneri informativi e dei costi amministrativi. Osservate le criticità dei metodi di analisi prevalentemente quantitativi e partendo dal rilievo specifico del due process of law amministrativo nella legalità costituzionale, sono condotte riflessioni sui profili processuali legati all’esecutività dei provvedimenti del giudice, al giudicato ed all’ottemperanza e sono affrontati i temi della decadenza e del principio del one shot, guardando anche all’insoddisfacente assetto della posizione del privato, per alcuni aspetti eccessivamente gravato di oneri dichiarativi, per altri, all’opposto, deresponsabilizzato rispetto al rilievo dei doveri di correttezza e di buona fede. Il recupero degli spazi per l’annullamento in autotutela è l’effetto di un’interpretazione guidata dall’individuazione dell’effettiva garanzia degli interessi e della reale consistenza ed utilità degli effetti delle riforme rispetto alle esigenze dello sviluppo della persona, della coesione sociale e del mercato. La decadenza del potere e l'inefficacia, così come gli effetti dei provvedimenti esecutivi del giudice o del giudicato vengono ricostruiti nella dimensione dle due process of law. La soddisfazione di tali esigenze, proprio perché non conseguibile mediante un astratto e formale rispetto della legalità, può trovare risposta in un bilanciamento di interessi secondo meritevolezza che guardi a tempestività e certezza come componenti necessarie, senza farle assurgere, però, a risultato in sé atto a giustificare sempre e comunque l’attribuzione di vantaggi per la singola parte istante, come conseguenza normale del mero mancato rispetto del termine posto per l’attività amministrativa a prescindere dai requisiti di legalità della fattispecie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.