Questo contributo è parte di una ricerca in corso sugli sviluppi della prefabbricazione in Calabria e presenta i primi esiti relativi al ruolo giocato dalla Nervi e Bartoli in questo ambito, analizzando i tentativi di ammodernamento delle pratiche costruttive promossi da una delle maggiori imprese italiane del Novecento in un contesto produttivo e tecnologico arretrato rispetto al resto del Paese. Il lavoro della Società Ingg. Nervi e Bartoli in Calabria è documentato su un arco temporale esteso. A una prima stagione fanno riferimento i progetti per le piscine coperte CONI a Reggio Calabria e a Crotone (1956-57) e quello per la sistemazione del lido comunale Ammiraglio Genoese Zerbi a Reggio Calabria (1960-64). A una seconda fase, sviluppatasi a cavallo degli anni Sessanta- Settanta dello scorso secolo, appartengono i progetti e i cantieri maggiori della Nervi e Bartoli in Calabria: la Banca d’Italia a Catanzaro (1968-70), la Nuova stazione ferroviaria di Cosenza (1970-75) e il progetto di concorso per l’Università degli studi della Calabria a Cosenza (1972-74). In questi casi è evidente la relazione con la cornice culturale e professionale romana, grazie alla presenza di personaggi come Saul Greco nel progetto della Banca d’Italia a Catanzaro, e di Sara Rossi in quelli della stazione ferroviaria e della nuova università della Calabria a Cosenza. In questa seconda fase si privilegiano procedimenti in opera con episodi di prefabbricazione a piè d’opera. Le soluzioni per la sede della Banca d’Italia a Catanzaro e per la stazione di Cosenza si rifanno in larga parte agli approcci sviluppati da Nervi e Bartoli negli anni Cinquanta- Sessanta nei cantieri italiani più noti, e solo nel progetto del campus si osserva una proposta di industrializzazione. In ogni caso, l’analisi finora condotta sulle singole opere testimonia un’attuazione segnata da difficoltà esecutive e, talvolta, da ritardi
Pier Luigi Nervi e la Nervi e Bartoli in Calabria. Progetti e realizzazioni (1957-1975) Pier Luigi Nervi and Nervi and Bartoli in Calabria. Projects and realizations (1957-1975)
Laura Greco
;Andrea De Luca;Valentina Guagliardi;Francesco Spada
2024-01-01
Abstract
Questo contributo è parte di una ricerca in corso sugli sviluppi della prefabbricazione in Calabria e presenta i primi esiti relativi al ruolo giocato dalla Nervi e Bartoli in questo ambito, analizzando i tentativi di ammodernamento delle pratiche costruttive promossi da una delle maggiori imprese italiane del Novecento in un contesto produttivo e tecnologico arretrato rispetto al resto del Paese. Il lavoro della Società Ingg. Nervi e Bartoli in Calabria è documentato su un arco temporale esteso. A una prima stagione fanno riferimento i progetti per le piscine coperte CONI a Reggio Calabria e a Crotone (1956-57) e quello per la sistemazione del lido comunale Ammiraglio Genoese Zerbi a Reggio Calabria (1960-64). A una seconda fase, sviluppatasi a cavallo degli anni Sessanta- Settanta dello scorso secolo, appartengono i progetti e i cantieri maggiori della Nervi e Bartoli in Calabria: la Banca d’Italia a Catanzaro (1968-70), la Nuova stazione ferroviaria di Cosenza (1970-75) e il progetto di concorso per l’Università degli studi della Calabria a Cosenza (1972-74). In questi casi è evidente la relazione con la cornice culturale e professionale romana, grazie alla presenza di personaggi come Saul Greco nel progetto della Banca d’Italia a Catanzaro, e di Sara Rossi in quelli della stazione ferroviaria e della nuova università della Calabria a Cosenza. In questa seconda fase si privilegiano procedimenti in opera con episodi di prefabbricazione a piè d’opera. Le soluzioni per la sede della Banca d’Italia a Catanzaro e per la stazione di Cosenza si rifanno in larga parte agli approcci sviluppati da Nervi e Bartoli negli anni Cinquanta- Sessanta nei cantieri italiani più noti, e solo nel progetto del campus si osserva una proposta di industrializzazione. In ogni caso, l’analisi finora condotta sulle singole opere testimonia un’attuazione segnata da difficoltà esecutive e, talvolta, da ritardiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.