La storia della regia wagneriana, a Bayreuth e di riflesso alla Scala, ha conosciuto fondamentalmente tre fasi: 1) la prima fase è quella della ricerca dell’assoluta fedeltà alle prescrizioni sceniche e gestuali contenute nel testo dei libretti di Wagner; 2) la seconda fase è quella del radicale rinnovamento introdotto negli anni Cinquanta da Wieland Wagner, il quale, dando concreta applicazione alle teorie registiche di Adolphe Appia, elimina dalla scenografia quasi tutti gli elementi realistici e proietta lo spazio scenico wagneriano in una dimensione di astrazione simbolica; 3) la terza fase è quella nella nascita del cosiddetto Regietheater postmoderno, che viene inaugurata proprio a Bayreuth con il Ring allestito da Patrice Chéreau nel 1976, ma che conosce una significativa anticipazione nel Ring incompiuto messo in scena alla Scala da Luca Ronconi nel biennio precedente..
Le regie del Ring des Nibelungen alla Scala
targa
2024-01-01
Abstract
La storia della regia wagneriana, a Bayreuth e di riflesso alla Scala, ha conosciuto fondamentalmente tre fasi: 1) la prima fase è quella della ricerca dell’assoluta fedeltà alle prescrizioni sceniche e gestuali contenute nel testo dei libretti di Wagner; 2) la seconda fase è quella del radicale rinnovamento introdotto negli anni Cinquanta da Wieland Wagner, il quale, dando concreta applicazione alle teorie registiche di Adolphe Appia, elimina dalla scenografia quasi tutti gli elementi realistici e proietta lo spazio scenico wagneriano in una dimensione di astrazione simbolica; 3) la terza fase è quella nella nascita del cosiddetto Regietheater postmoderno, che viene inaugurata proprio a Bayreuth con il Ring allestito da Patrice Chéreau nel 1976, ma che conosce una significativa anticipazione nel Ring incompiuto messo in scena alla Scala da Luca Ronconi nel biennio precedente..I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.