L'articolo propone una critica filosofica del concetto/paradigma di confine politico. Parte dall'assunto, consolidatosi negli ultimi anni, che la globalizzazione abbia permesso definitivamente il loro superamento. In realtà si è trattato piuttosto di un mutamento funzionale dei confini non più, e non solo, ancorati alla loro origine statale e territoriale, quanto piuttosto operativi in uno scenario mutato. Il concetto di biopolitica, a cui si fa riferimento nel saggio, diviene il nuovo approccio analitico per leggere i confini attuali come dispositivi governamentali preposti a svolgere una funzione di differenziazione/normalizzazione, non soltanto esterna (o esternalizzata) bensì interna allo Stato e al predominio della logica geo-economica.
Verso una critica filosofica dei confini politici
Filippo Corigliano;
2024-01-01
Abstract
L'articolo propone una critica filosofica del concetto/paradigma di confine politico. Parte dall'assunto, consolidatosi negli ultimi anni, che la globalizzazione abbia permesso definitivamente il loro superamento. In realtà si è trattato piuttosto di un mutamento funzionale dei confini non più, e non solo, ancorati alla loro origine statale e territoriale, quanto piuttosto operativi in uno scenario mutato. Il concetto di biopolitica, a cui si fa riferimento nel saggio, diviene il nuovo approccio analitico per leggere i confini attuali come dispositivi governamentali preposti a svolgere una funzione di differenziazione/normalizzazione, non soltanto esterna (o esternalizzata) bensì interna allo Stato e al predominio della logica geo-economica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.