Gli studi sull’esternalizzazione delle frontiere europee si sono, spesso, concentrati sulla questione della sovranità e dei confini (Mezzadra e Neilson 2013), evidenziando aspetti socio-economici, politici, politologici con particolare riferimento alla violazione dei diritti e alle conseguenze umanitarie delle pratiche di gestione dell’esternalizzazione. Da questo punto di vista, pur nella rilevanza di questi studi, risulta più limitato l’utilizzo di approcci teorici che mettano in continuità le politiche e le performance di gestione delle frontiere con le articolazioni della neo-colonialità, o modern coloniality, intesa come una modalità performativa di produzione della conoscenza che, nel caso specifico, assume l’Eurocentrismo come base di una divisione delle relazioni globali e delle definizioni di libertà, mobilità e umanità. Seguendo tali riflessioni, il saggio mette a lavoro la prospettiva critica dei Critical Border Studies che concepiscono il confine come relazionale e costruito attraverso discorsi, pratiche, norme, configurazioni materiali e immateriali, definite da diversi attori .
L’esternalizzazione dei confini europei nel Maghreb Francofono: narrazioni, pratiche e resistenze
A. Elia;
2024-01-01
Abstract
Gli studi sull’esternalizzazione delle frontiere europee si sono, spesso, concentrati sulla questione della sovranità e dei confini (Mezzadra e Neilson 2013), evidenziando aspetti socio-economici, politici, politologici con particolare riferimento alla violazione dei diritti e alle conseguenze umanitarie delle pratiche di gestione dell’esternalizzazione. Da questo punto di vista, pur nella rilevanza di questi studi, risulta più limitato l’utilizzo di approcci teorici che mettano in continuità le politiche e le performance di gestione delle frontiere con le articolazioni della neo-colonialità, o modern coloniality, intesa come una modalità performativa di produzione della conoscenza che, nel caso specifico, assume l’Eurocentrismo come base di una divisione delle relazioni globali e delle definizioni di libertà, mobilità e umanità. Seguendo tali riflessioni, il saggio mette a lavoro la prospettiva critica dei Critical Border Studies che concepiscono il confine come relazionale e costruito attraverso discorsi, pratiche, norme, configurazioni materiali e immateriali, definite da diversi attori .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.