Alla base dell’idea originaria del Trittico di Puccini vi è un’esigenza molto diffusa all’inizio del secolo scorso, ovvero quella di trovare delle alternative alla tradizionale drammaturgia operistica basata su un singolo soggetto che si svolge nell’arco di più atti. Per la sua creazione sperimentale Puccini immagina invece uno spettacolo formato da tre opere completamente indipendenti e di carattere fra loro molto contrastante, ma la cui fruizione sequenziale possa dare allo spettatore la sensazione di un’opera unitaria, anche in virtù di alcuni elementi che, in maniera sotterranea, uniscono i tre pannelli.

Tre colori per un’opera

targa
2024-01-01

Abstract

Alla base dell’idea originaria del Trittico di Puccini vi è un’esigenza molto diffusa all’inizio del secolo scorso, ovvero quella di trovare delle alternative alla tradizionale drammaturgia operistica basata su un singolo soggetto che si svolge nell’arco di più atti. Per la sua creazione sperimentale Puccini immagina invece uno spettacolo formato da tre opere completamente indipendenti e di carattere fra loro molto contrastante, ma la cui fruizione sequenziale possa dare allo spettatore la sensazione di un’opera unitaria, anche in virtù di alcuni elementi che, in maniera sotterranea, uniscono i tre pannelli.
2024
978-88-99577-58-2
Puccini; Trittico; Il tabarro; Suor Angelica; Gianni Schicchi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/380768
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