La volontà di riconnettersi con il proprio territorio di origine può favorire meccanismi che contribuiscono all’innesco di nuovi percorsi di sviluppo locale, soprattutto nelle aree interne. Una delle pratiche legate a questo aspetto è il cosiddetto “Turismo delle radici”, esempio di turismo esperienziale che contribuisce, appunto, non solo a diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica locale, ma anche ad attivare adeguati interventi di rigenerazione urbana in contesti marginali. Tale riconnessione, infatti, può derivare non solo dal semplice ritorno alle origini, ma anche dalla ricerca di una migliore qualità della vita o di nuove opportunità. Con questo spirito le comunità italiane all’estero possono essere coinvolte in una strategia che ha come obiettivo quello di invertire il declino di aree marginalizzate, sostenendo attivamente il rilancio non solo del turismo, ma anche della cultura e dell’economia del nostro Paese. La ricerca in generale, dunque, mira a individuare soluzioni rivolte a rispondere alla necessità di ripopolare i luoghi che risentono del processo di marginalizzazione e declino demografico e contribuire così a definire nuovi percorsi di sviluppo locale. A tal fine, risulta utile partire dall’analisi di strategie già attivate in altri contesti. Pertanto, i principali risultati del presente contributo mirano a dimostrare come l’identificazione di buone pratiche per un migliore sviluppo territoriale delle aree interne, connesse al rafforzamento dei legami con la propria terra, possano contribuire a un reale sviluppo del territorio.
Il ritorno ai luoghi di origine come nuovo percorso di sviluppo turistico locale
Annunziata Palermo;Lucia Chieffallo;Sara Virgilio
2025-01-01
Abstract
La volontà di riconnettersi con il proprio territorio di origine può favorire meccanismi che contribuiscono all’innesco di nuovi percorsi di sviluppo locale, soprattutto nelle aree interne. Una delle pratiche legate a questo aspetto è il cosiddetto “Turismo delle radici”, esempio di turismo esperienziale che contribuisce, appunto, non solo a diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica locale, ma anche ad attivare adeguati interventi di rigenerazione urbana in contesti marginali. Tale riconnessione, infatti, può derivare non solo dal semplice ritorno alle origini, ma anche dalla ricerca di una migliore qualità della vita o di nuove opportunità. Con questo spirito le comunità italiane all’estero possono essere coinvolte in una strategia che ha come obiettivo quello di invertire il declino di aree marginalizzate, sostenendo attivamente il rilancio non solo del turismo, ma anche della cultura e dell’economia del nostro Paese. La ricerca in generale, dunque, mira a individuare soluzioni rivolte a rispondere alla necessità di ripopolare i luoghi che risentono del processo di marginalizzazione e declino demografico e contribuire così a definire nuovi percorsi di sviluppo locale. A tal fine, risulta utile partire dall’analisi di strategie già attivate in altri contesti. Pertanto, i principali risultati del presente contributo mirano a dimostrare come l’identificazione di buone pratiche per un migliore sviluppo territoriale delle aree interne, connesse al rafforzamento dei legami con la propria terra, possano contribuire a un reale sviluppo del territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


