Il saggio focalizza il contesto dell’Italia meridionale a partire dall’arrivo di Carlo I d’Angiò nel Regno di Sicilia (1266), che si aggiunge ai domini francesi, in particolare provenzali, già in possesso del fratello del re di Francia. In un contesto, come quello dell’Italia meridionale, nel quale si erano fino a quel momento ravvisate anche per l’ambito tessile “influenze” pienamente mediterranee, provenienti dal mondo islamico e da Bisanzio, negli stili, nei modelli, e che principalmente per la seta avevano determinato mode e diffuso lavorazioni, ci si chiede che tipo di abbigliamento, quali tessuti, quali ornamenti individuassero a quel tempo “i preziosi” nel Regno di Sicilia e quali siano stati gli atteggiamenti, gli apporti e le novità introdotte dagli Angioini e dal loro contesto di provenienza. Prendendo in considerazione fonti scritte e iconografiche, si cercherà di comprendere il valore sociale attribuito a tessuti, vesti, ornamenti, tra corte ed élite del regno, tra “mode” e primi “divieti” (leggi suntuarie), nel XIII e XIV secolo, percorrendo tutta l’età angioina.

Tra Napoli e Provenza: vesti e ornamenti, lusso e divieti nei domini angioini (1266-1309)

Mariarosaria Salerno
2025-01-01

Abstract

Il saggio focalizza il contesto dell’Italia meridionale a partire dall’arrivo di Carlo I d’Angiò nel Regno di Sicilia (1266), che si aggiunge ai domini francesi, in particolare provenzali, già in possesso del fratello del re di Francia. In un contesto, come quello dell’Italia meridionale, nel quale si erano fino a quel momento ravvisate anche per l’ambito tessile “influenze” pienamente mediterranee, provenienti dal mondo islamico e da Bisanzio, negli stili, nei modelli, e che principalmente per la seta avevano determinato mode e diffuso lavorazioni, ci si chiede che tipo di abbigliamento, quali tessuti, quali ornamenti individuassero a quel tempo “i preziosi” nel Regno di Sicilia e quali siano stati gli atteggiamenti, gli apporti e le novità introdotte dagli Angioini e dal loro contesto di provenienza. Prendendo in considerazione fonti scritte e iconografiche, si cercherà di comprendere il valore sociale attribuito a tessuti, vesti, ornamenti, tra corte ed élite del regno, tra “mode” e primi “divieti” (leggi suntuarie), nel XIII e XIV secolo, percorrendo tutta l’età angioina.
2025
979-12-5469-999-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/386717
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