Le università svolgono un ruolo strategico negli ecosistemi dell’innovazione, non solo come centri di ricerca e formazione, ma anche come promotrici dirette di imprenditorialità tramite, ad esempio, programmi di incubazione e accelerazione. Gli University Business Incubators (UBIs) offrono servizi mirati, quali spazi fisici, consulenze, accesso a laboratori e reti professionali, finalizzati a facilitare lo sviluppo di start-up innovative e knowledge-based. Le start-up rappresentano attori chiave per la competitività nazionale, ma si trovano spesso ad affrontare limitazioni legate a risorse, competenze specialistiche e capacità di mercato ridotte. Per superare tali vincoli, queste imprese dovrebbero adottare pratiche di Open Innovation (OI), che consentono loro di collaborare con attori esterni e integrare conoscenze e tecnologie complementari. Gli UBIs, agendo come intermediari dell’innovazione, facilitano sia lo sviluppo di reti interne tra start-up incubate che la connessione con imprese, università e istituzioni esterne, promuovendo partnership tecnologiche e commerciali. Questo studio esplora il ruolo degli UBIs come promotori dell’OI attraverso un caso studio sull’incubatore dell’Università della Calabria (UniCal), TechNest. I risultati evidenziano un forte impegno nel supportare reti di innovazione interne ed esterne, sebbene emergano alcune limitazioni nella propensione all’apertura da parte delle start-up in contesti accademici. La ricerca offre contributi teorici al

Incubatori universitari e valorizzazione della conoscenza esterna: facilitare l’open innovation nelle start-up di aree marginali

Antonio Sonetto
;
Silvia Tommaso;Antonio Ricciardi
2025-01-01

Abstract

Le università svolgono un ruolo strategico negli ecosistemi dell’innovazione, non solo come centri di ricerca e formazione, ma anche come promotrici dirette di imprenditorialità tramite, ad esempio, programmi di incubazione e accelerazione. Gli University Business Incubators (UBIs) offrono servizi mirati, quali spazi fisici, consulenze, accesso a laboratori e reti professionali, finalizzati a facilitare lo sviluppo di start-up innovative e knowledge-based. Le start-up rappresentano attori chiave per la competitività nazionale, ma si trovano spesso ad affrontare limitazioni legate a risorse, competenze specialistiche e capacità di mercato ridotte. Per superare tali vincoli, queste imprese dovrebbero adottare pratiche di Open Innovation (OI), che consentono loro di collaborare con attori esterni e integrare conoscenze e tecnologie complementari. Gli UBIs, agendo come intermediari dell’innovazione, facilitano sia lo sviluppo di reti interne tra start-up incubate che la connessione con imprese, università e istituzioni esterne, promuovendo partnership tecnologiche e commerciali. Questo studio esplora il ruolo degli UBIs come promotori dell’OI attraverso un caso studio sull’incubatore dell’Università della Calabria (UniCal), TechNest. I risultati evidenziano un forte impegno nel supportare reti di innovazione interne ed esterne, sebbene emergano alcune limitazioni nella propensione all’apertura da parte delle start-up in contesti accademici. La ricerca offre contributi teorici al
2025
Open innovation, Incubatori di impresa, Start-up, Ecosistemi dell’innovazione, Università, Caso studio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/389757
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