Nel saggio si ricostruisce la biografia dell’intellettuale di Palmi, attraverso carteggi inediti, biografia che riflette la diaspora, per motivi di studio e lavoro, di molti italiani. Di Francia lasciò Palmi quando iniziò il suo percorso universitario a Messina, dove conobbe Vittorio Cian, suo mentore per tutta la vita. Si laureò presso la Regia Scuola Normale Superiore di Pisa e, nel 1902, si trasferì a Firenze, dove frequentò la scuola di perfezionamento. Fino al 1908 insegnò in diverse scuole italiane all'estero (Cairo, Scutari e Tunisi), per poi tornare definitivamente in patria, insegnando e rivestendo l’incarico di preside in diverse scuole tra 1908 e il 1935. Nel 1926 si trasferì a Torino perché fu nominato preside del Liceo Scientifico "Galileo Ferraris" e nello stesso anno ottenne la libera docenza presso l’università di Torino. Lanzillotta, percorrendo la parabola di Di Francia, evidenzia i suoi interessi di studioso e le frequentazioni intellettuali più importanti, sottolineando come la sua vita fosse un esempio di dedizione disinteressata agli studi («nel lavoro si trova la felicità», scrisse in una lettera a Cian) e di rigore intellettuale e umano. La studiosa correda la biografia dell’intellettuale palmese con la bibliografia, che restituisce la sua preziosa attività di studioso.
Il profilo bio-bibliografico di Letterio di Francia, tra Palmi e Torino
monica lanzillotta
2025-01-01
Abstract
Nel saggio si ricostruisce la biografia dell’intellettuale di Palmi, attraverso carteggi inediti, biografia che riflette la diaspora, per motivi di studio e lavoro, di molti italiani. Di Francia lasciò Palmi quando iniziò il suo percorso universitario a Messina, dove conobbe Vittorio Cian, suo mentore per tutta la vita. Si laureò presso la Regia Scuola Normale Superiore di Pisa e, nel 1902, si trasferì a Firenze, dove frequentò la scuola di perfezionamento. Fino al 1908 insegnò in diverse scuole italiane all'estero (Cairo, Scutari e Tunisi), per poi tornare definitivamente in patria, insegnando e rivestendo l’incarico di preside in diverse scuole tra 1908 e il 1935. Nel 1926 si trasferì a Torino perché fu nominato preside del Liceo Scientifico "Galileo Ferraris" e nello stesso anno ottenne la libera docenza presso l’università di Torino. Lanzillotta, percorrendo la parabola di Di Francia, evidenzia i suoi interessi di studioso e le frequentazioni intellettuali più importanti, sottolineando come la sua vita fosse un esempio di dedizione disinteressata agli studi («nel lavoro si trova la felicità», scrisse in una lettera a Cian) e di rigore intellettuale e umano. La studiosa correda la biografia dell’intellettuale palmese con la bibliografia, che restituisce la sua preziosa attività di studioso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


