Negli ultimi anni, i significati del patrimonio culturale e ambientale si sono estesi, includendo nuove categorie e concetti che rispecchiano la complessità dei sistemi territoriali e delle strategie per la valorizzazione ecologica e culturale. Nelle aree rurali, si è assistito a un fiorire di pratiche bottom-up volte allo sviluppo, alla pianificazione e alla cura del patrimonio territoriale, attraverso il coinvolgimento di diversi attori. Queste pratiche spostano l'attenzione dagli interessi settoriali alla richiesta di una riorganizzazione qualitativa del territorio e della vita locale, elevando il primo a bene comune (Poli, 2015; Magnaghi, 2012). Le pratiche di gestione collettiva possono divenire uno strumento efficace per affrontare le sfide sociali derivanti dall'accelerazione delle dinamiche di transizione, favorendo la cura e la valorizzazione del paesaggio e della biodiversità nelle aree rurali. Il contributo si propone di presentare i risultati preliminari di una ricerca PRIN PNNR in corso* che, a partire dal concetto di ecosistema territoriale dei beni comuni, si propone di indagare le pratiche e le politiche di gestione del patrimonio rurale, con un focus sui sistemi del cibo che possono essere interpretati e praticati attraverso i paradigmi dei commons e del communing (Vivero-Pol et al 2019). In particolare, verrà presentata una panoramica delle categorie concettuali per interpretare lo spazio rurale e le attività agricole lette come rete complessa di beni ambientali e culturali – materiali e immateriali – che costituiscono la specificità territoriale. La rassegna comprenderà i risultati di una selezione di dati su progetti e iniziative locali innovative, che hanno realizzato effetti generativi nel promuovere processi multisettoriali, come il recupero di forme sostenibili di gestione territoriale, lo sviluppo di nuovi modelli di governance e l’attivazione di dinamiche socio-culturali capaci di generare inclusione, coesione sociale e solidarietà. La ricerca per identificare le pratiche di “commoning” nel territorio rurale è stata effettuata attraverso un’analisi desk che ha impiegato banche dati aperte, letteratura scientifica e grigia, oltre a fonti online. Sono state selezionate quindi tre iniziative su cui realizzare degli studi di caso, sulla base della loro rilevanza rispetto agli obiettivi di ricerca, la loro rappresentatività e il potenziale impatto che sembrano avere sui territori coinvolti. Sono attualmente in corso i passaggi preliminari per l'accesso sul campo.

Patrimonio come bene comune: nuove prospettive di valorizzazione e gestione integrata del territorio rurale

Annamaria Vitale;Elena Musolino;Silvia Sivini
2024-01-01

Abstract

Negli ultimi anni, i significati del patrimonio culturale e ambientale si sono estesi, includendo nuove categorie e concetti che rispecchiano la complessità dei sistemi territoriali e delle strategie per la valorizzazione ecologica e culturale. Nelle aree rurali, si è assistito a un fiorire di pratiche bottom-up volte allo sviluppo, alla pianificazione e alla cura del patrimonio territoriale, attraverso il coinvolgimento di diversi attori. Queste pratiche spostano l'attenzione dagli interessi settoriali alla richiesta di una riorganizzazione qualitativa del territorio e della vita locale, elevando il primo a bene comune (Poli, 2015; Magnaghi, 2012). Le pratiche di gestione collettiva possono divenire uno strumento efficace per affrontare le sfide sociali derivanti dall'accelerazione delle dinamiche di transizione, favorendo la cura e la valorizzazione del paesaggio e della biodiversità nelle aree rurali. Il contributo si propone di presentare i risultati preliminari di una ricerca PRIN PNNR in corso* che, a partire dal concetto di ecosistema territoriale dei beni comuni, si propone di indagare le pratiche e le politiche di gestione del patrimonio rurale, con un focus sui sistemi del cibo che possono essere interpretati e praticati attraverso i paradigmi dei commons e del communing (Vivero-Pol et al 2019). In particolare, verrà presentata una panoramica delle categorie concettuali per interpretare lo spazio rurale e le attività agricole lette come rete complessa di beni ambientali e culturali – materiali e immateriali – che costituiscono la specificità territoriale. La rassegna comprenderà i risultati di una selezione di dati su progetti e iniziative locali innovative, che hanno realizzato effetti generativi nel promuovere processi multisettoriali, come il recupero di forme sostenibili di gestione territoriale, lo sviluppo di nuovi modelli di governance e l’attivazione di dinamiche socio-culturali capaci di generare inclusione, coesione sociale e solidarietà. La ricerca per identificare le pratiche di “commoning” nel territorio rurale è stata effettuata attraverso un’analisi desk che ha impiegato banche dati aperte, letteratura scientifica e grigia, oltre a fonti online. Sono state selezionate quindi tre iniziative su cui realizzare degli studi di caso, sulla base della loro rilevanza rispetto agli obiettivi di ricerca, la loro rappresentatività e il potenziale impatto che sembrano avere sui territori coinvolti. Sono attualmente in corso i passaggi preliminari per l'accesso sul campo.
2024
ecosistema territoriale, beni comuni, patrimonio rurale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/393718
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