I movimenti rurali: biopolitica e ingovernabilità

The aim of the paper s to analyze and verify the social effects of the collective practices addressed as rural movements in the European literature about rural development in the last decades. The reference is to those practices developing new ways of farming and models of rural development. The evidence of these processes overcomes the theoretical perspectives of the last century about the unavoidable disappearance of peasant world. However, the point is to interpret these new practices considering also the constitution of the process of governance as the new form of social regulation in the post-fordist restructuring phase. Insofar, this work aims to demonstrate the irreducibility of these new rural practices to the mechanisms of governance.

Il lavoro vuole verificare la consistenza e gli effetti sociali di quelle pratiche collettive che nella letteratura europea sullo sviluppo rurale degli ultimi decenni viene indicato con il nome di rural movements. Il riferimento è a quell’insieme di pratiche (immediate o organizzate) che pongono nuovi modi di ‘fare’ agricoltura o sviluppo rurale quali, fra gli altri, il village action movement in paesi come Finlandia e Svezia, i Forum rurali e i Parlamenti rurali nell’Europa dell’Est; il movimento dei villaggi ecologici, parte consistente dell’agricoltura biologica, Critical Wine o il Foro Contadino in Italia. L’articolo parte da una rassegna della letteratura sui movimenti rurali europei, attraversa brevemente alcune delle letture contemporanee sui movimenti sociali, per poi illustrare i principali risultati di una ricerca empirica sui circuiti di quella che viene definita “economia alternativa”. L’intento è quello di dimostrare l’irriducibilità delle pratiche esaminate ai meccanismi di governance.