Il divieto biblico della rappresentazione, codificato nella Seconda Parola, nel corso dei secoli è stato spesso equivocato. Si è infatti ritenuto che tale divieto si riferisse a qualunque forma di rappresentazione, mentre un'attenta analisi sia del testo biblico, sia delle interpretazioni prodotte dai maestri nel corso dei secoli, mostra come dietro tale divieto debba intendersi anzitutto una considerazione del rapporto che l'umano intrattiene con il mondo: si tratta, in altri termini, di leggere tale divieto come l'indicazione ad accogliere l'alterità costitutiva del reale senza la pretesa di ridurla ad immagine o a proiezione speculare di sé. In questo senso, allora, il divieto deve essere letto nel più ampio quadro delle Dieci Parole a cui appartiene, affinché sia possibile declinarne la portata "etica" prima che religiosa: portata etica che è tutt'uno con l'ingiunzione dell'alterità irriducibile che costituisce la fibra del mondo e lo stigma della creaturalità dell'umano.

L'idolo senza ombra. Sul divieto biblico della rappresentazione

FACIONI, SILVANO
2006-01-01

Abstract

Il divieto biblico della rappresentazione, codificato nella Seconda Parola, nel corso dei secoli è stato spesso equivocato. Si è infatti ritenuto che tale divieto si riferisse a qualunque forma di rappresentazione, mentre un'attenta analisi sia del testo biblico, sia delle interpretazioni prodotte dai maestri nel corso dei secoli, mostra come dietro tale divieto debba intendersi anzitutto una considerazione del rapporto che l'umano intrattiene con il mondo: si tratta, in altri termini, di leggere tale divieto come l'indicazione ad accogliere l'alterità costitutiva del reale senza la pretesa di ridurla ad immagine o a proiezione speculare di sé. In questo senso, allora, il divieto deve essere letto nel più ampio quadro delle Dieci Parole a cui appartiene, affinché sia possibile declinarne la portata "etica" prima che religiosa: portata etica che è tutt'uno con l'ingiunzione dell'alterità irriducibile che costituisce la fibra del mondo e lo stigma della creaturalità dell'umano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/124383
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