La tecnica, oggi, si è rapidamente trasformata in uno strumento di realizzazione dei desideri dell’uomo, anche di quelli che un tempo apparivano a dir poco irrealizzabili. Tutto ciò ha ingenerato nell’uomo il senso, più che giustificato, di onnipotenza che si è poi tradotto nell’idea illusoria, di poter fare qualunque cosa. Si è venuto a determinare, così, che il mondo con tutto ciò che ad esso è connesso, da «oggetto della conoscenza dell’uomo», si è trasformato in «oggetto della sua volontà», una volontà, ovviamente «di potenza sulle cose». Una volontà che ha travalicato i limiti del necessario per divenire puro e semplice desiderio, un desiderio che, però, non conosce limiti, e che ha stravolto radicalmente la nostra società che, un tempo tradizionalmente, vietava il desiderio, e che oggi, invece, realizza un imperativo del desiderio. La tecnica, così, «da mezzo diventa fine, non perché la tecnica si proponga qualcosa, ma perché tutti gli scopi e i fini che gli uomini si propongono non si lasciano raggiungere se non attraverso la mediazione tecnica». Si comprende, allora come, questo mutamento nel modo di pensare le questioni fondamentali della vita, figlio della rivoluzione scientifica in atto da qualche decennio, ha determinato una rottura con il passato, rovesciando l’ordine prestabilito delle cose e sconvolgendo radicalmente la vita degli stessi uomini.
La procreazione medicalmente assistit tra diritti e doveri della coppia
HELZEL, Paola Barbara
2009-01-01
Abstract
La tecnica, oggi, si è rapidamente trasformata in uno strumento di realizzazione dei desideri dell’uomo, anche di quelli che un tempo apparivano a dir poco irrealizzabili. Tutto ciò ha ingenerato nell’uomo il senso, più che giustificato, di onnipotenza che si è poi tradotto nell’idea illusoria, di poter fare qualunque cosa. Si è venuto a determinare, così, che il mondo con tutto ciò che ad esso è connesso, da «oggetto della conoscenza dell’uomo», si è trasformato in «oggetto della sua volontà», una volontà, ovviamente «di potenza sulle cose». Una volontà che ha travalicato i limiti del necessario per divenire puro e semplice desiderio, un desiderio che, però, non conosce limiti, e che ha stravolto radicalmente la nostra società che, un tempo tradizionalmente, vietava il desiderio, e che oggi, invece, realizza un imperativo del desiderio. La tecnica, così, «da mezzo diventa fine, non perché la tecnica si proponga qualcosa, ma perché tutti gli scopi e i fini che gli uomini si propongono non si lasciano raggiungere se non attraverso la mediazione tecnica». Si comprende, allora come, questo mutamento nel modo di pensare le questioni fondamentali della vita, figlio della rivoluzione scientifica in atto da qualche decennio, ha determinato una rottura con il passato, rovesciando l’ordine prestabilito delle cose e sconvolgendo radicalmente la vita degli stessi uomini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.