This paper deals with the so-called vertical segregation, namely the difficulties of women to achieve top positions. Using data from the survey "Health conditions and recourse to health services", carried out by ISTAT in 2004-2005,we’ve tried to identify which are the determinants that enable or impede women to hold the top positions in the professions, using a binary logistic regression model.

Il presente contributo cerca di indagare quali discriminanti ostacolano, o aiutano, la donna nel perseguire percorsi virtuosi di carriera. In particolar modo viene analizzato l’impatto che genera la fecondità, e tutte le implicazioni che da essa derivano (cura dei figli), sulla possibilità di ridurre la discriminazione di genere in ambito professionale. I dati utilizzati provengono dall’indagine Istat relativa alle "Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari" condotta negli anni 2004-2005 comprendente un campione complessivo di 50.474 famiglie, per un totale di 128.040 individui, distribuiti in 1.465 comuni. Sono stati filtrati i record individuali considerando solo gli individui di genere femminile, che risultano essere 66.123, e in particolar le modo le donne in età compresa tra i 15 e i 49 anni (c.d. età feconda), che risultano essere 30.318. In via preliminare, i risultati delle stime ottenute attraverso l'applicazione di un modello di regressione logistica non sembrano attribuire tutto il peso alla maternità; piuttosto, si evidenzia che la fecondità aumenta proporzionalmente alla crescita professionale della donna (si fanno più figli dove si sta meglio) mentre il vero problema che impedisce alla donna di raggiungere posizioni apicali risiede nel fatto che i carichi familiari sono eccessivi e sproporzionati tra i sessi. Solo intervenendo in questa direzione si può riuscire a colmare questo gap. La donna da sola, benché tenace e determinata, non può da sola invertire questa tendenza, se non in presenza di interventi forti e di altrettanto forti cambiamenti culturali.

Donne e lavoro qualificato in Italia

STRANGES, Manuela;
2011-01-01

Abstract

This paper deals with the so-called vertical segregation, namely the difficulties of women to achieve top positions. Using data from the survey "Health conditions and recourse to health services", carried out by ISTAT in 2004-2005,we’ve tried to identify which are the determinants that enable or impede women to hold the top positions in the professions, using a binary logistic regression model.
2011
Il presente contributo cerca di indagare quali discriminanti ostacolano, o aiutano, la donna nel perseguire percorsi virtuosi di carriera. In particolar modo viene analizzato l’impatto che genera la fecondità, e tutte le implicazioni che da essa derivano (cura dei figli), sulla possibilità di ridurre la discriminazione di genere in ambito professionale. I dati utilizzati provengono dall’indagine Istat relativa alle "Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari" condotta negli anni 2004-2005 comprendente un campione complessivo di 50.474 famiglie, per un totale di 128.040 individui, distribuiti in 1.465 comuni. Sono stati filtrati i record individuali considerando solo gli individui di genere femminile, che risultano essere 66.123, e in particolar le modo le donne in età compresa tra i 15 e i 49 anni (c.d. età feconda), che risultano essere 30.318. In via preliminare, i risultati delle stime ottenute attraverso l'applicazione di un modello di regressione logistica non sembrano attribuire tutto il peso alla maternità; piuttosto, si evidenzia che la fecondità aumenta proporzionalmente alla crescita professionale della donna (si fanno più figli dove si sta meglio) mentre il vero problema che impedisce alla donna di raggiungere posizioni apicali risiede nel fatto che i carichi familiari sono eccessivi e sproporzionati tra i sessi. Solo intervenendo in questa direzione si può riuscire a colmare questo gap. La donna da sola, benché tenace e determinata, non può da sola invertire questa tendenza, se non in presenza di interventi forti e di altrettanto forti cambiamenti culturali.
Genere; Lavoro qualificato; Segregazione occupazionale
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/126300
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact