Con il d.lgs. 9 gennaio 2006, n.5, è stata riformata la disciplina fallimentare italiana del ’42 allo scopo di facilitare la risoluzione delle crisi d’impresa attraverso un’apertura tempestiva delle procedure concorsuali e un maggior ricorso alla procedura di riorganizzazione con soluzioni concordate tra debitore e creditori. La prima parte del lavoro mostra l’andamento delle insolvenze nei principali paesi europei nell’ultimo decennio e delle principali procedure concorsuali in Italia. La seconda parte del lavoro illustra le novità e i punti critici della recente riforma italiana in materia di crisi d’impresa, mentre la terza parte si propone di valutarne l’efficacia. L’evidenza empirica mostra un incremento delle procedure di riorganizzazione aziendale rispetto ai casi di liquidazione. La nuova disciplina ha un impatto positivo sul rapporto Concordati/Fallimenti, sia in termini di procedimenti sopravvenuti che in termini di procedimenti definiti. L’efficacia della riforma, tuttavia, dipende strettamente dalla qualità della giustizia civile, ovvero dalla produttività dei giudici all’interno di ciascun tribunale. Alcune indicazioni di policy concludono il lavoro.

LA NUOVA DISCIPLINA FALLIMENTARE ITALIANA: UNA RIFORMA SULLA STRADA GIUSTA?

SUCCURRO, Marianna
2012-01-01

Abstract

Con il d.lgs. 9 gennaio 2006, n.5, è stata riformata la disciplina fallimentare italiana del ’42 allo scopo di facilitare la risoluzione delle crisi d’impresa attraverso un’apertura tempestiva delle procedure concorsuali e un maggior ricorso alla procedura di riorganizzazione con soluzioni concordate tra debitore e creditori. La prima parte del lavoro mostra l’andamento delle insolvenze nei principali paesi europei nell’ultimo decennio e delle principali procedure concorsuali in Italia. La seconda parte del lavoro illustra le novità e i punti critici della recente riforma italiana in materia di crisi d’impresa, mentre la terza parte si propone di valutarne l’efficacia. L’evidenza empirica mostra un incremento delle procedure di riorganizzazione aziendale rispetto ai casi di liquidazione. La nuova disciplina ha un impatto positivo sul rapporto Concordati/Fallimenti, sia in termini di procedimenti sopravvenuti che in termini di procedimenti definiti. L’efficacia della riforma, tuttavia, dipende strettamente dalla qualità della giustizia civile, ovvero dalla produttività dei giudici all’interno di ciascun tribunale. Alcune indicazioni di policy concludono il lavoro.
2012
Bankruptcy Law; Civil Justice; Panel Data
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/126891
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