L’articolo prende in esame un personaggio tra i più illustri della storia della Sicilia in età postfedericiana, al tempo del Vespro e dell’avvicendarsi delle dominazioni angioina e aragonese fino all’instaurazione del regno “autonomistico” di Federico III. Il personaggio è il carmelitano sant’Alberto degli Abbati, rampollo della famiglia degli Abbati, nota anche grazie alla novella settima della quinta giornata del Decamerone di Giovanni Boccaccio. Nel delinearne la biografia, l’articolo illustra: la nascita dell’ordine dei Carmelitani nei Luoghi Santi influenzati dalla religiosità e spiritualità bizantine e l’espansione del medesimo in Occidente, in particolare in Sicilia grazie ad Alberto degli Abbati e alle sue fondazioni, dall’Annunziata di Trapani al convento di Messina. Illustra inoltre il concomitante evolversi dell’Ordine dall’originaria forma anacoretica, prossima all’archetipo orientale, a quella conventuale, analoga alla francescana. Illustra il contesto storico in cui il personaggio visse, specie in base a documenti archivistici e storiografici dell’epoca del Vespro, i quali vengono interpretati con spunti inediti. Nuova è l’interpretazione della subitanea canonizzazione del santo ad opera del trecentesco vescovo di Messina Guidotto di Abbiate: canonizzazione fatta nel pieno rispetto delle norme canoniche greco-bizantine. L’articolo fa nuova luce, in particolare, sulla citata novella del Decamerone e su passi di un’altra opera del Boccaccio, Genealogie Deorum Gentilium libri, IV, 68.
Sant'Alberto degli Abbati nella Sicilia del suo tempo
BURGARELLA, Filippo
2006-01-01
Abstract
L’articolo prende in esame un personaggio tra i più illustri della storia della Sicilia in età postfedericiana, al tempo del Vespro e dell’avvicendarsi delle dominazioni angioina e aragonese fino all’instaurazione del regno “autonomistico” di Federico III. Il personaggio è il carmelitano sant’Alberto degli Abbati, rampollo della famiglia degli Abbati, nota anche grazie alla novella settima della quinta giornata del Decamerone di Giovanni Boccaccio. Nel delinearne la biografia, l’articolo illustra: la nascita dell’ordine dei Carmelitani nei Luoghi Santi influenzati dalla religiosità e spiritualità bizantine e l’espansione del medesimo in Occidente, in particolare in Sicilia grazie ad Alberto degli Abbati e alle sue fondazioni, dall’Annunziata di Trapani al convento di Messina. Illustra inoltre il concomitante evolversi dell’Ordine dall’originaria forma anacoretica, prossima all’archetipo orientale, a quella conventuale, analoga alla francescana. Illustra il contesto storico in cui il personaggio visse, specie in base a documenti archivistici e storiografici dell’epoca del Vespro, i quali vengono interpretati con spunti inediti. Nuova è l’interpretazione della subitanea canonizzazione del santo ad opera del trecentesco vescovo di Messina Guidotto di Abbiate: canonizzazione fatta nel pieno rispetto delle norme canoniche greco-bizantine. L’articolo fa nuova luce, in particolare, sulla citata novella del Decamerone e su passi di un’altra opera del Boccaccio, Genealogie Deorum Gentilium libri, IV, 68.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.