La filosofia del Novecento è stata caratterizzata, tra le numerose correnti e movimenti di pensiero, da una sorta di “svolta dialogica” legata al nome di Ferdinand Ebner. L’originalità del pensiero di Ebner consiste nel fatto che la sua riflessione può essere assimilabile ad una sorta di anti-filosofia della parola poiché, come egli stesso afferma, non bisogna parlare di filosofia della parola ma di “pneumatologia” della parola. L’uomo, per il filosofo, giunge all’autocoscienza proprio grazie alla parola-giusta che può realizzarsi solo se è una parola che si muove nell’amore. Se ciò non accade se, cioè, la parola decade spiritualmente, si apre il problema dell’autosolipsismo dell’io.
Il problema dell’autosolipsismo dell’io. Il pensiero di Ebner e la metafora de Il minotauro di Dürremat
PERFETTI, Simona
2006-01-01
Abstract
La filosofia del Novecento è stata caratterizzata, tra le numerose correnti e movimenti di pensiero, da una sorta di “svolta dialogica” legata al nome di Ferdinand Ebner. L’originalità del pensiero di Ebner consiste nel fatto che la sua riflessione può essere assimilabile ad una sorta di anti-filosofia della parola poiché, come egli stesso afferma, non bisogna parlare di filosofia della parola ma di “pneumatologia” della parola. L’uomo, per il filosofo, giunge all’autocoscienza proprio grazie alla parola-giusta che può realizzarsi solo se è una parola che si muove nell’amore. Se ciò non accade se, cioè, la parola decade spiritualmente, si apre il problema dell’autosolipsismo dell’io.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.