Gli anni Ottanta sono stati, per la pedagogia italiana, un periodo di intenso fermento epistemologico, sociale e cognitivo. Sono stati gli anni che hanno visto la pedagogia attraversata da nuove esigenze formative, nuovi orientamenti politici e sociali e anche nuovi soggetti in formazione. Tre sono stati, in particolare, i vettori che hanno innervato il sapere pedagogico: quello del femminismo, il vettore legato all’emergenza ecologica, e quello relativo alle problematiche multiculturali.Questa visione di “nuova universalità” è possibile grazie all’educazione e alla valorizzazione delle “molte voci della diversità” che andranno a convergere in quell’ideale di uomo, animato da un pensiero critico e complesso, libero da stereotipi e aperto al confronto con l’Altro.
Sfide della complessità e nuove emergenze educative
PERFETTI, Simona
2007-01-01
Abstract
Gli anni Ottanta sono stati, per la pedagogia italiana, un periodo di intenso fermento epistemologico, sociale e cognitivo. Sono stati gli anni che hanno visto la pedagogia attraversata da nuove esigenze formative, nuovi orientamenti politici e sociali e anche nuovi soggetti in formazione. Tre sono stati, in particolare, i vettori che hanno innervato il sapere pedagogico: quello del femminismo, il vettore legato all’emergenza ecologica, e quello relativo alle problematiche multiculturali.Questa visione di “nuova universalità” è possibile grazie all’educazione e alla valorizzazione delle “molte voci della diversità” che andranno a convergere in quell’ideale di uomo, animato da un pensiero critico e complesso, libero da stereotipi e aperto al confronto con l’Altro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.