Nell’odierna società del rischio, suggestivamente definita da Beck, «globale, individualistica e più morale di quanto si presuma», imperniata sull’etica «dell’autorealizzazione e delle conquiste individuali», il dibattito sul “diritto alla ricerca della felicità”, pone non pochi interrogativi e questioni del tutto inedite a cui non è semplice dare delle risposte certe né tanto meno approssimate. Per intraprendere qualsiasi discorso sul diritto alla ricerca della felicità, necessariamente, dobbiamo prendere in considerazione i più diversi angoli prospettici, da quelli giuridici a quelli socio-politologici. Da questa analisi risulta evidente l’impossibilità di considerare la ricerca della felicità come diritto positivo, per cui si propone il rovesciamento del lemma da ricerca della felicità a felicità della ricerca.
La ricerca della felicità come felicità della ricerca
HELZEL, Paola Barbara
2012-01-01
Abstract
Nell’odierna società del rischio, suggestivamente definita da Beck, «globale, individualistica e più morale di quanto si presuma», imperniata sull’etica «dell’autorealizzazione e delle conquiste individuali», il dibattito sul “diritto alla ricerca della felicità”, pone non pochi interrogativi e questioni del tutto inedite a cui non è semplice dare delle risposte certe né tanto meno approssimate. Per intraprendere qualsiasi discorso sul diritto alla ricerca della felicità, necessariamente, dobbiamo prendere in considerazione i più diversi angoli prospettici, da quelli giuridici a quelli socio-politologici. Da questa analisi risulta evidente l’impossibilità di considerare la ricerca della felicità come diritto positivo, per cui si propone il rovesciamento del lemma da ricerca della felicità a felicità della ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.