The aim of this paper is an analysis of the transformations in the production techniques of 14 Italian manufacturing sectors in the 1970s and early 1980s, by making use of data at firm level. The best specification of the productivity model was obtained by relaxing the two-factor constraint in the production function framework, to introduce a multi-factor analysis. In order to deal consistently with some problems arising from technical progress, a relationship was established between ouput and the following set of variables: capital stock, used capacity, non-production workers, production workers and current expenses. To avoid mispecification biases, "capital" and "labour" embody obsolescence and quality differences in the work force. Specifically, capital is seen both as an instrument for the diffusion of new techniques and as actually used capacity. The results confirm that in the late 1970s and early 1989s most of the Italian manufacturing sectors introduced new production technicques, mostly based on information technology devices operating via capital equipment and, especially, qualited labour.

Questo lavoro costituisce un tentativo di leggere, sulla base di dati di impresa, le trasformazioni avvenute nell'industria manifatturiera italiana durante gli anni settanta ed ottanta. La migliore specificazione del modello di produttività è stata ottenuta abolendo, nella funzione di produzione, il tradizionale vincolo dei due fattori per passare ad un'analisi multifattoriale. Si è stabilita una relazione tra la produzione e l'insieme delle seguenti variabili: capitale a valori di sostituzione, capacità utilizzata, lavoro non in manifattura, lavoro in manifattura, input vari. La scelta di questa relazione è nata dall'esigenza di dare una risposta coerente, all'interno di un approccio neoclassico, ai problemi posti dal progresso tecnico. I concetti di capitale e lavoro utilizzati cercano di tenere conto sia dell'obsolescenza che della diversa qualità del lavoro che il progresso tecnologico impone alle imprese. In particolare il capitale viene inteso sia come mezzo di diffusione delle nuove tecniche produttive che come capitale effettivamente utilizzato. I risultati confermano che, particolarmente tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta, in gran parte dei settori manifatturieri italiani nuove tecniche di produzione, basate sulle tecnologie dell'informazione, si sono affermate attraverso l'introduzione di nuovo capitale e, ancor più, di lavoro qualificato.

Produzione, fattori e progresso tecnico nell'industria manifatturiera italiana (1973-84)

INFANTE, Davide
1990-01-01

Abstract

The aim of this paper is an analysis of the transformations in the production techniques of 14 Italian manufacturing sectors in the 1970s and early 1980s, by making use of data at firm level. The best specification of the productivity model was obtained by relaxing the two-factor constraint in the production function framework, to introduce a multi-factor analysis. In order to deal consistently with some problems arising from technical progress, a relationship was established between ouput and the following set of variables: capital stock, used capacity, non-production workers, production workers and current expenses. To avoid mispecification biases, "capital" and "labour" embody obsolescence and quality differences in the work force. Specifically, capital is seen both as an instrument for the diffusion of new techniques and as actually used capacity. The results confirm that in the late 1970s and early 1989s most of the Italian manufacturing sectors introduced new production technicques, mostly based on information technology devices operating via capital equipment and, especially, qualited labour.
1990
Questo lavoro costituisce un tentativo di leggere, sulla base di dati di impresa, le trasformazioni avvenute nell'industria manifatturiera italiana durante gli anni settanta ed ottanta. La migliore specificazione del modello di produttività è stata ottenuta abolendo, nella funzione di produzione, il tradizionale vincolo dei due fattori per passare ad un'analisi multifattoriale. Si è stabilita una relazione tra la produzione e l'insieme delle seguenti variabili: capitale a valori di sostituzione, capacità utilizzata, lavoro non in manifattura, lavoro in manifattura, input vari. La scelta di questa relazione è nata dall'esigenza di dare una risposta coerente, all'interno di un approccio neoclassico, ai problemi posti dal progresso tecnico. I concetti di capitale e lavoro utilizzati cercano di tenere conto sia dell'obsolescenza che della diversa qualità del lavoro che il progresso tecnologico impone alle imprese. In particolare il capitale viene inteso sia come mezzo di diffusione delle nuove tecniche produttive che come capitale effettivamente utilizzato. I risultati confermano che, particolarmente tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta, in gran parte dei settori manifatturieri italiani nuove tecniche di produzione, basate sulle tecnologie dell'informazione, si sono affermate attraverso l'introduzione di nuovo capitale e, ancor più, di lavoro qualificato.
Progresso tecnico; Neutral technical progress; Information technology
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/132673
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