Le Rapsodie d’un poema albanese sono una raccolta di canti popolari albanesi raccolti da Girolamo De Rada, nell’arco di trent’anni, presso le comunità albanesi della Calabria. Un poema nazionale, ricostituito dopo trent’anni di lavoro di raccolta e di riordino, che pubblicato avrebbe potuto sollevare agli occhi dell’Europa la questione albanese, risvegliando negli Albanesi lo spirito di libertà, di indipendenza e di dignità nazionale. L’opera venne pubblicata sul finire del 1866 con il titolo di Rapsodie d’un poema albanese, raccolte nelle colonie del Napoletano tradotte da Girolamo De Rada e per cura di lui e di Niccolò Jeno De’ Coronei, ordinate e messe in luce. Diviso in Tre Libri, le Rapsodie si compongono di LXXIII Canti, ogni canto presenta, accanto alla versione albanese, la traduzione italiana, corretta e rivista da Niccolò Tommaseo. Secondo lo studioso A. N. Berisha, De Rada con la sua opera non solo compì un lavoro pregevole nel raccogliere e pubblicare i canti popolari albanesi, ma suscitò un grande interesse tra gli intellettuali contemporanei per la raccolta, la conservazione e la pubblicazione di questa importante opera letteraria.
Le Rapsodie d’un poema albanese di Girolamo De Rada: struttura e composizione dell’opera
DE ROSA, Fiorella
2015-01-01
Abstract
Le Rapsodie d’un poema albanese sono una raccolta di canti popolari albanesi raccolti da Girolamo De Rada, nell’arco di trent’anni, presso le comunità albanesi della Calabria. Un poema nazionale, ricostituito dopo trent’anni di lavoro di raccolta e di riordino, che pubblicato avrebbe potuto sollevare agli occhi dell’Europa la questione albanese, risvegliando negli Albanesi lo spirito di libertà, di indipendenza e di dignità nazionale. L’opera venne pubblicata sul finire del 1866 con il titolo di Rapsodie d’un poema albanese, raccolte nelle colonie del Napoletano tradotte da Girolamo De Rada e per cura di lui e di Niccolò Jeno De’ Coronei, ordinate e messe in luce. Diviso in Tre Libri, le Rapsodie si compongono di LXXIII Canti, ogni canto presenta, accanto alla versione albanese, la traduzione italiana, corretta e rivista da Niccolò Tommaseo. Secondo lo studioso A. N. Berisha, De Rada con la sua opera non solo compì un lavoro pregevole nel raccogliere e pubblicare i canti popolari albanesi, ma suscitò un grande interesse tra gli intellettuali contemporanei per la raccolta, la conservazione e la pubblicazione di questa importante opera letteraria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.