A detailed geological and geomorphological survey of shorelines and continental deposits, cropping out along the carbonate coast between the Mingardo river mouth and Cala degli Infreschi bay, was carried out. Several erosional indicators of paleo-sea level stands were collected such as notches, wave-cut terraces and upper limits of Lithophaga burrows. Littoral sediments are often present on with these erosional features and are made up of sands and conglomerates which locally contain mollusc shells, red algae and corals. These evidence have been preserved along paleo-sea cliffs or inside coastal caves of prevalent karstic origin. The continental deposits, often associated with marine successions, are represented by eolian and colluvial deposits, paleosols and, inside the coastal caves, by speleothems and graviclastic breccias. In many localities these continental deposits contain lithic industries of palaeolithic age which can be considered as lower or upper chronological limits for the associated shorelines. Geomorphological cut-cross relations, stratigraphic position and altimetrical correlation among continental and marine deposits were analysed in order to recognise both their relative chronology and the phases of coastal morphogenesis, linked to the interaction between sea level fluctuations and tectonic uplift. Mineralogic analysis on paleosols was also carried out for paleoenvironmental reconstructions. Moreover, Th/U datings of speleothems, which directly cover or are buried by marine deposits, were carried out in order to give chronological constrains for the reconstruction. At least six orders of Middle Pleistocene marine terraces are present between 75 and 15 m a.s.l.; the complete flight of these terraces is only well preserved along the western part of the Mt. Bulgheria coast. Between 10 e 3.5 m a.s.l. we recognised three other paleo-sea level stands, the youngest of which is represented by fossiliferous conglomerates and sands. The Th/U age of the speleothem (90 ka BP) which is buried by these marine deposits and the Th/U age of the speleothem which cover the marine sands (50 ka BP) allowed us to ascribe this shoreline to the OIsS 5a. This correlation is supported by the mousterian age of the graviclastic breccia lying on them.

E’ stato eseguito un rilevamento geologico e geomorfologico di dettaglio delle linee di riva e dei depositi continentali affioranti lungo il settore di costa carbonatica compreso tra la foce del fiume Mingardo e Cala degli Infreschi. Sono stati individuati diversi indicatori erosionali di paleostazionamenti del livello marino, rappresentati da solchi bioerosivi, piattaforme d’abrasione e dal limite superiore orizzontale dei fori di litodomi. Spesso a queste forme erosionali si associano depositi marini, costituiti da sabbie e puddinghe che localmente contengono resti di molluschi, alghe rosse e coralli. Queste evidenze sono preservate lungo le paleofalesie o all’interno di grotte costiere, in molti casi di origine carsica. Depositi continentali sono a volte associati alle successioni marine; si tratta soprattutto di depositi eolici, colluvioni, paleosuoli e, all’interno delle grotte, di speleotemi e brecce graviclastiche. In molte località questi depositi contengono industrie paleolitiche che possono essere considerate come limite cronologico inferiore o superiore per le linee di riva ad esse associate. L’analisi dei rapporti geomorfologici, le posizioni stratigrafiche e la correlazione altimetrica tra i depositi continentali e marini hanno permesso di ricostruire la loro cronologia relativa e le fasi di morfogenesi costiera legate all’interazione tra le variazioni del livello marino e i movimenti di sollevamento. Analisi mineralogiche sono state condotte sui paleosuoli allo scopo di ottenere delle ricostruzioni paleoambientali. Inoltre, sono state eseguite datazioni Th/U di alcuni speleotemi che poggiano su/ o sono coperti da depositi marini, al fine di ottenere dei vincoli cronologici per la ricostruzione degli eventi. Tra 75 e 15 m s.l.m. sono stati riconosciuti almeno sei ordini di terrazzi marini medioplestocenici; questa gradinata di terrazzi si è preservata completamente solo lungo il settore costiero occidentale del Monte Bulgheria. Tra 10 e 3.5 m s.l.m. sono presenti altri tre paleostazionamenti marini, il più recente dei quali è rappresentato da una puddinga fossilifera che passa verso l’alto a sabbie. L’età Th/U dello speleotema (90 ka BP) su cui si rinvengono i suddetti depositi marini e quella dello speleotema che copre le sabbie (50 ka BP) permettono di ascrivere questa linea di riva al substage 5a della stratigrafia isotopica. Tale attribuzione è confermata dall’età mousteriana delle brecce graviclastiche poggianti sul deposito marino.

Late Quaternary shorelines in Southern Cilento (Mt. Bulgheria): morphostratigraphy and chronology

SCARCIGLIA, Fabio;
2003-01-01

Abstract

A detailed geological and geomorphological survey of shorelines and continental deposits, cropping out along the carbonate coast between the Mingardo river mouth and Cala degli Infreschi bay, was carried out. Several erosional indicators of paleo-sea level stands were collected such as notches, wave-cut terraces and upper limits of Lithophaga burrows. Littoral sediments are often present on with these erosional features and are made up of sands and conglomerates which locally contain mollusc shells, red algae and corals. These evidence have been preserved along paleo-sea cliffs or inside coastal caves of prevalent karstic origin. The continental deposits, often associated with marine successions, are represented by eolian and colluvial deposits, paleosols and, inside the coastal caves, by speleothems and graviclastic breccias. In many localities these continental deposits contain lithic industries of palaeolithic age which can be considered as lower or upper chronological limits for the associated shorelines. Geomorphological cut-cross relations, stratigraphic position and altimetrical correlation among continental and marine deposits were analysed in order to recognise both their relative chronology and the phases of coastal morphogenesis, linked to the interaction between sea level fluctuations and tectonic uplift. Mineralogic analysis on paleosols was also carried out for paleoenvironmental reconstructions. Moreover, Th/U datings of speleothems, which directly cover or are buried by marine deposits, were carried out in order to give chronological constrains for the reconstruction. At least six orders of Middle Pleistocene marine terraces are present between 75 and 15 m a.s.l.; the complete flight of these terraces is only well preserved along the western part of the Mt. Bulgheria coast. Between 10 e 3.5 m a.s.l. we recognised three other paleo-sea level stands, the youngest of which is represented by fossiliferous conglomerates and sands. The Th/U age of the speleothem (90 ka BP) which is buried by these marine deposits and the Th/U age of the speleothem which cover the marine sands (50 ka BP) allowed us to ascribe this shoreline to the OIsS 5a. This correlation is supported by the mousterian age of the graviclastic breccia lying on them.
2003
E’ stato eseguito un rilevamento geologico e geomorfologico di dettaglio delle linee di riva e dei depositi continentali affioranti lungo il settore di costa carbonatica compreso tra la foce del fiume Mingardo e Cala degli Infreschi. Sono stati individuati diversi indicatori erosionali di paleostazionamenti del livello marino, rappresentati da solchi bioerosivi, piattaforme d’abrasione e dal limite superiore orizzontale dei fori di litodomi. Spesso a queste forme erosionali si associano depositi marini, costituiti da sabbie e puddinghe che localmente contengono resti di molluschi, alghe rosse e coralli. Queste evidenze sono preservate lungo le paleofalesie o all’interno di grotte costiere, in molti casi di origine carsica. Depositi continentali sono a volte associati alle successioni marine; si tratta soprattutto di depositi eolici, colluvioni, paleosuoli e, all’interno delle grotte, di speleotemi e brecce graviclastiche. In molte località questi depositi contengono industrie paleolitiche che possono essere considerate come limite cronologico inferiore o superiore per le linee di riva ad esse associate. L’analisi dei rapporti geomorfologici, le posizioni stratigrafiche e la correlazione altimetrica tra i depositi continentali e marini hanno permesso di ricostruire la loro cronologia relativa e le fasi di morfogenesi costiera legate all’interazione tra le variazioni del livello marino e i movimenti di sollevamento. Analisi mineralogiche sono state condotte sui paleosuoli allo scopo di ottenere delle ricostruzioni paleoambientali. Inoltre, sono state eseguite datazioni Th/U di alcuni speleotemi che poggiano su/ o sono coperti da depositi marini, al fine di ottenere dei vincoli cronologici per la ricostruzione degli eventi. Tra 75 e 15 m s.l.m. sono stati riconosciuti almeno sei ordini di terrazzi marini medioplestocenici; questa gradinata di terrazzi si è preservata completamente solo lungo il settore costiero occidentale del Monte Bulgheria. Tra 10 e 3.5 m s.l.m. sono presenti altri tre paleostazionamenti marini, il più recente dei quali è rappresentato da una puddinga fossilifera che passa verso l’alto a sabbie. L’età Th/U dello speleotema (90 ka BP) su cui si rinvengono i suddetti depositi marini e quella dello speleotema che copre le sabbie (50 ka BP) permettono di ascrivere questa linea di riva al substage 5a della stratigrafia isotopica. Tale attribuzione è confermata dall’età mousteriana delle brecce graviclastiche poggianti sul deposito marino.
Paleo-sea level stands, Late Quaternary, speleothem, paleosol, U-series dating, Cilento promontory, Southern Italy
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/136531
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