The starting point of the present paper is the classification of three different meanings of the unconscious, respectively defined as psychological, philosophical and psychoanalytical. The first meaning is scarcely relevant in the study of Freudian speculations, and it is related to a behaviouristic genealogy, which partially influences also cognitive modularism. This approach identifies psyche with the unconscious, and it tends to interpret the consciousness as a sort of epiphenomenon. The second meaning is connected to the twentieth century phenomenological research, to the continuous structure of consciousness, to the Husserlian diagram of temporality and it is assimilated to the psychoanalytical concept of preconscious. The third meaning is analyzed through deconstructionism that creates a short-circuit between Freudian and Heideggerian speculations. These analysis lead to a discontinuous model of consciousness, endowed with a peculiar porosity, which are a condition of possibility for the manifestation of the unconscious. The final stage of the present paper is Derrida’s absolute past that allows the improvement of philosophical understanding of Freud’s unconscious.

L’articolo individua l’esistenza di tre differenti accezioni d’inconscio rispettivamente definite psicologica, filosofica e psicoanalitica. La prima ha scarse relazioni con la riflessione freudiana e viene ricondotta a una genealogia di tipo comportamentista che influenza anche la recente ricerca cognitivista quando tende a ridurre la coscienza alla stregua di un epifenomeno. Il secondo viene esaminato alla luce della ricerca fenomenologica sulla coscienza, della sua struttura continua e del diagramma husserliano della temporalità per essere assimilato al concetto di preconscio psicoanalitico. Il terzo viene caratterizzato per la sua natura discontinua e indagato alla luce del decostruzionismo derridiano che oltrepassa l’orizzonte fenomenologico per porre in corto circuito la speculazione di Freud con quella di Heidegger. Queste argomentazioni approdano a un’interpretazione temporale dell’inconscio freudiano costituita dal passato assoluto di Derrida.

Accezioni dell’inconscio: osservazioni filosofiche tra psicologia e psicoanalisi

PALOMBI, Fabrizio
2011-01-01

Abstract

The starting point of the present paper is the classification of three different meanings of the unconscious, respectively defined as psychological, philosophical and psychoanalytical. The first meaning is scarcely relevant in the study of Freudian speculations, and it is related to a behaviouristic genealogy, which partially influences also cognitive modularism. This approach identifies psyche with the unconscious, and it tends to interpret the consciousness as a sort of epiphenomenon. The second meaning is connected to the twentieth century phenomenological research, to the continuous structure of consciousness, to the Husserlian diagram of temporality and it is assimilated to the psychoanalytical concept of preconscious. The third meaning is analyzed through deconstructionism that creates a short-circuit between Freudian and Heideggerian speculations. These analysis lead to a discontinuous model of consciousness, endowed with a peculiar porosity, which are a condition of possibility for the manifestation of the unconscious. The final stage of the present paper is Derrida’s absolute past that allows the improvement of philosophical understanding of Freud’s unconscious.
2011
L’articolo individua l’esistenza di tre differenti accezioni d’inconscio rispettivamente definite psicologica, filosofica e psicoanalitica. La prima ha scarse relazioni con la riflessione freudiana e viene ricondotta a una genealogia di tipo comportamentista che influenza anche la recente ricerca cognitivista quando tende a ridurre la coscienza alla stregua di un epifenomeno. Il secondo viene esaminato alla luce della ricerca fenomenologica sulla coscienza, della sua struttura continua e del diagramma husserliano della temporalità per essere assimilato al concetto di preconscio psicoanalitico. Il terzo viene caratterizzato per la sua natura discontinua e indagato alla luce del decostruzionismo derridiano che oltrepassa l’orizzonte fenomenologico per porre in corto circuito la speculazione di Freud con quella di Heidegger. Queste argomentazioni approdano a un’interpretazione temporale dell’inconscio freudiano costituita dal passato assoluto di Derrida.
Derrida; Husserl; Fenomenologia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/137641
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