Sulla formazione di Arturo Tosi

On Arturo Tosi's artistic education Despite his important role in artistic life in Italy from the 1920s - both as a member of the committee of the "Novecento" movement, supported by his friend Margherita Sarfatti, and as respected and decorated artist - Arturo Tosi (1871-1956) still leaves many unanswered questions regarding his career and partucularly his early years. By joining the information found in newly-discovered documents tigether with deduced from the bibliography, the article fills the void concerning Tosi's artistic education, his studies , his beginnings as a painter and the relatiomships with others artists. Through the scrutiny of the painter's correspondance, it is possible to reveal his network of connections and friendships, also dating several of his traveling experiences. Such data, together with the finding of previously unknown works from 1890s, allows the author to better clarify Tosi's language and his debts towards other masters, both ancient and modern, clearly visible in his paintings from the "alcoholic period", a term used since 1951 to indicate the artist's "expressionist" phase (1894-1910).

Nonostante il ruolo importante che Arturo Tosi (1871 - 1956) ha avuto a partire dagli anni venti del secolo scorso nella vita artistica italiana, sia per il ruolo attivo svolto nel comitato direttivo del movimento di ‘Novecento’, sostenuto dalla sua amica Margherita Sarfatti, sia per i numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, restavano ancora irrisolte molte vicende della sua carriera e in particolare quelle dei primi anni della sua vita. L’articolo, incrociando numerosi nuovi dati di archivio e la bibliografia critica sul pittore, colma il vuoto storiografico relativo alla formazione di Arturo Tosi (1871 - 1956), fornendo inedite notizie sul suo periodo di studi, sugli esordi e sui rapporti con altri artisti. Attraverso lo spoglio della corrispondenza del pittore si è anche rivelata in parte la sua rete di amicizie e frequentazioni ed è stato possibile collocare precisamente alcuni suoi viaggi e soggiorni formativi. Tali dati, insieme al ritrovamento di opere fino a oggi inedite e risalenti agli anni novanta dell’Ottocento, hanno permesso finalmente di precisare meglio il carattere e i debiti verso altri maestri, antichi e moderni, riscontrabili nelle sue opere del periodo “alcoolico”, termine con cui dal 1951 viene indicata la produzione “espressionista” del pittore, tra il 1894 e il 1910.