FROM AN ANTHROPOCENTRIC CRIMINAL LAW TO A ANTHROPOMORFIC CRIMINAL LAW - BY THE WAY OF THE “cultural defense”
L'uomo è misura di tutte le cose, ma il diritto penale pensato dai redattori del codice del 1930 si fonda sul fatto e non sulle caratteristiche del suo autore. Al contrario, due recenti teorie sembrano accantonare la materialità che caratterizza il nostro ordinamento penale per avviarsi lungo una diversa china: la valorizzazione delle caratteristiche dell'agente. Si tratta del diritto penale del nemico e della cultural defense. Benché il diritto penale del nemico legga le caratteristiche dell'agente contra reum, riservandogli un trattamento particolare che arriva addirittura alla sospensione di determinate garanzie, e la cultural defense miri a cogliere motivazioni che appartengono alla cultura del reo e lo giustificano nella realizzazione di determinati fatti di reato, le due teorie si pongono come i due lati della stessa medaglia. Fulcro è una valorizzazione delle caratteristiche dell'autore che stinge sulla sua responsabilità, che si allontana vieppiù dal fatto commesso. Il che non mi pare ammissibile, in un ordinamento come il nostro che lega le sue garanzie proprio al fatto delittuoso e che resta antropocentrico, ma non può divenire antropomorfico.
DE UM DIREITO PENAL ANTROPOCENTRICO ATE' UM DIREITO PENAL ANTROPOMORFICO
AMISANO, Maristella
2017-01-01
Abstract
FROM AN ANTHROPOCENTRIC CRIMINAL LAW TO A ANTHROPOMORFIC CRIMINAL LAW - BY THE WAY OF THE “cultural defense”I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.