Si segnala la persistenza del culto prestato a Cassiodoro Senatore in Calabria in un territorio prossimo al suo monastero vivariense di Squillace. Si segnala, in particolare, che la Passione, elaborata in epoca bizantina da un anonimo agiografo greco, sdoppia il personaggio nei due santi Senatore e Cassiodoro, ai quali aggiunge il fratello Viatore e la madre Dominata, facendo di tutti altrettanti martiri per la fede. A detta dell'agiografo, loro compagni di martirio furono i Quaranta Martiri ai quali era dedicata la chiesa sita presso le Terme corrispondenti a quelle odierne di Caronte a Lamezia Terme: Terme utilizzate in epoca medievale come centro di cura specialmente per i lebbrosi. Viene perciò proposta l'inedita ipotesi che Enrico VII di Svevia, affetto da lebbra lepromatosa, come risulta dalle recenti analisi delle ossa, vi fosse stato inviato per curarsi, morendo poi a Martirano.
"Aque Ange", Cassiodoro ed Enrico VII di Svevia.
BURGARELLA, Filippo
2001-01-01
Abstract
Si segnala la persistenza del culto prestato a Cassiodoro Senatore in Calabria in un territorio prossimo al suo monastero vivariense di Squillace. Si segnala, in particolare, che la Passione, elaborata in epoca bizantina da un anonimo agiografo greco, sdoppia il personaggio nei due santi Senatore e Cassiodoro, ai quali aggiunge il fratello Viatore e la madre Dominata, facendo di tutti altrettanti martiri per la fede. A detta dell'agiografo, loro compagni di martirio furono i Quaranta Martiri ai quali era dedicata la chiesa sita presso le Terme corrispondenti a quelle odierne di Caronte a Lamezia Terme: Terme utilizzate in epoca medievale come centro di cura specialmente per i lebbrosi. Viene perciò proposta l'inedita ipotesi che Enrico VII di Svevia, affetto da lebbra lepromatosa, come risulta dalle recenti analisi delle ossa, vi fosse stato inviato per curarsi, morendo poi a Martirano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.