Esegesi della Passione dei Santi Senatore, Viatore, Cassiodoro e Dominata, esaminata nell'originale greco, inedito, e nella traduzione latina. La Passione viene intesa come segno del perpetuarsi della memoria di Cassiodoro, il fondatore del Vivarium di Squillace: venerato come santo fin dalla scomparsa, egli incorse nell'oblio dei propri specifici tratti storici, a man a mano che la Calabria si ellenizzava grazie alla dominazione bizantina, all'espandersi e al consolidarsi della chiesa greca dopo l'VIII secolo e al radicarsi del monachesimo greco in seno alle sue stesse istituzioni, originariamente latine. Ne segue l'elaborazione di una leggenda agiografica che preservava memoria e culto di Cassiodoro, affiancandolo ad altri personaggi. Una leggenda riproposta in forma agiografica greca ai tempi del patriarca Fozio e probabilmente da un prelato della sua scuola e obbedienza. Una leggenda che, in ogni caso, nel porto lametino di San Senatore e nell'abbazia dei Santi Quaranta, aveva il suo principale centro di diffusione: diffusione verso altri ambiti geografici, coma la Calabria superiore, e verso altri ambiti linguistici, come quello latino e normanno grazie alla traduzione della Passione, fatta nell'XI secolo. L'articolo conferma l'identificazione dell'abbazia dei Santi Quaranta con le odierne Terme di Caronte e soprattutto con Aque Ange degli itinerari tardo-antichi.
A proposito della Passione di San Senatore e compagni
BURGARELLA, Filippo
2000-01-01
Abstract
Esegesi della Passione dei Santi Senatore, Viatore, Cassiodoro e Dominata, esaminata nell'originale greco, inedito, e nella traduzione latina. La Passione viene intesa come segno del perpetuarsi della memoria di Cassiodoro, il fondatore del Vivarium di Squillace: venerato come santo fin dalla scomparsa, egli incorse nell'oblio dei propri specifici tratti storici, a man a mano che la Calabria si ellenizzava grazie alla dominazione bizantina, all'espandersi e al consolidarsi della chiesa greca dopo l'VIII secolo e al radicarsi del monachesimo greco in seno alle sue stesse istituzioni, originariamente latine. Ne segue l'elaborazione di una leggenda agiografica che preservava memoria e culto di Cassiodoro, affiancandolo ad altri personaggi. Una leggenda riproposta in forma agiografica greca ai tempi del patriarca Fozio e probabilmente da un prelato della sua scuola e obbedienza. Una leggenda che, in ogni caso, nel porto lametino di San Senatore e nell'abbazia dei Santi Quaranta, aveva il suo principale centro di diffusione: diffusione verso altri ambiti geografici, coma la Calabria superiore, e verso altri ambiti linguistici, come quello latino e normanno grazie alla traduzione della Passione, fatta nell'XI secolo. L'articolo conferma l'identificazione dell'abbazia dei Santi Quaranta con le odierne Terme di Caronte e soprattutto con Aque Ange degli itinerari tardo-antichi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.